Sabato 31 maggio 2014 ore 20

Macao, Viale Molise 68, Milano

Con Cristiana La Billo Catapano di “Vicenza libera dalle servitù militari” e Duccio Ellero di Globalproject.info.

A cura del Comitato No Muos di Milano.

Curato da “Vicenza libera dalle servitù militari”, il libro è pubblicato da Agenzia X, Collana Global Books.

Dalla conclusione della guerra fredda si sono accelerati i processi di trasformazione dei conflitti contemporanei. Sono ormai lontani gli anni delle battaglie campali tra eserciti regolari. Oggi basi operative sofisticate, aerei da bombardamento, reti di intelligence, droni letali e mercenari si contendono il controllo dei territori geostrategici del sistema mondo. A pagare il prezzo più alto sono gli abitanti civili delle aree interessate dalle servitù militari, che non stanno a guardare e organizzano forme di lotta e resistenza.

Si affaccia una nuova epoca. Le attuali crisi politiche e militari regionali dimostrano che siamo nel pieno di un mutamento nelle modalità e negli strumenti della gestione del potere a livello planetario. Stiamo attraversando il passaggio geopolitico da quella che era stata definita la fase dell’impero, in cui una sola potenza, gli Usa, imponeva il proprio dominio anche tramite lo strumento guerra, a una in cui emergono con determinazione potenze continentali, aprendo nuovi scenari per l’egemonia su intere aree regionali. È all’interno di questa complessità che si muove chi contrasta la guerra moderna, dando vita a esperienze di opposizione inclusive e diffuse, volte alla costruzione di un cambiamento radicale per la pace e la giustizia sociale.

“Wars on demand” raccoglie le analisi di esperti sulle guerre del terzo millennio e le testimonianze di attivisti contro le basi negli angoli più remoti del mondo. Il lettore è trasportato in un inedito viaggio tra Italia e Medio Oriente, tra Stati Uniti e isole del Pacifico. Il libro si fa interprete dei movimenti che si collocano nel tempo della ridefinizione degli equilibri globali, raccontandone a più voci gli entusiasmi, le difficoltà e la tenacia nella lotta.

Vicenza libera dalle servitù militari è un soggetto plurale al centro delle battaglie contro le basi Usa presenti in città e promotore di una riconquista sostenibile del territorio da parte delle comunità che lo abitano. In questi anni di manifestazioni e cortei, Vicenza ha scoperto non solo quanto è invadente la presenza dell’esercito a stelle e strisce, ma anche quanto sono importanti i percorsi collettivi, capaci di cambiare dal basso una città.

IPERCUSSONICI: “Suoni antichi per musica futura”. L’energia trasformativa del vulcano in eruzione pervade nel profondo l’incredibile suono della band nata nel 2002 a Catania, in cui strumenti antichi come marranzani, didjeridoo e tamburi si fondono a creare esplosive sonorità ultramoderne attraverso il sudore e l’emozione di 5 musicisti dalla formazione poliedrica.

Dopo centinaia di concerti in lungo e in largo per la Sicilia e per tutta l’Italia, gli Ipercussonici hanno portato in giro per il mondo ciò che al Womad è stato definito “The new adventurous sound of Sicily”, e si sono ormai assicurati un posto di rilievo tra le band di culto del pubblico siciliano ed internazionale, partecipando ad importanti festival anche in Olanda, Francia, Ungheria, Portogallo, Inghilterra, Germania, Tunisia, Malta e perfino in Giappone. Da sempre schierati a sostegno di importanti cause civili, sociali e ambientaliste, il loro singolo “Mururoa” viene usato nel 2011 da Greenpeace per contribuire alla campagna referendaria contro il ritorno del nucleare in Italia, mentre nel 2012, ospiti sul palco montato davanti al Palazzo di Giustizia di Catania per il ventennale della strage di Capaci, presentano una personalissima rivisitazione di “Quannu Moru, Faciti ca nun Moru” di Rosa Balestrieri, il cui video è dedicato a tutti quelli che continuano a vivere lottando contro le mafie. Dopo i precedenti album “Liotro” (autoprodotto, 2005) e “Tutti Pari” (Finisterre/Felmay, 2008), il loro terzo disco, “Carapace”, recentemente uscito per Viceversa Records/Audioglobe, segna il passaggio ad atmosfere più elettriche che forzano i confini tra la world music e il rock indipendente e una maturazione della dimensione autoriale del gruppo evidenziata da una maggiore attenzione ai testi. Questi ora sono più spesso in italiano, senza trascurare la sanguigna musicalità del dialetto siciliano e numerosi inserimenti in arabo, in inglese e in diverse lingue africane.

I Musicisti:
Carlo Condarelli tamburi bassi, sangban, djembe, voce
Michele Musarra basso elettrico, voce
Marcello Ballardini/Alberto Paternò didjeridoo, voce
Luca Recupero tamburelli, marranzani, elettronica, voce
Alice Ferrara voce principale, percussioni

Entrata a offerta libera, che andrà interamente ai musicisti.