Un happening per la pace e la nonviolenza in Ucraina si è tenuto il 15 Maggioa Praga: un incontro di persone di diverse nazionalità in un’atmosfera di forte preoccupazione ma anche di dialogo e amicizia.

Tania Bednarova dell’organizzazione Mondo senza guerre e violenza ha cosi aperto la manifestazione:

“Oggi siamo qui per esprimere la preoccupazione, lo sgomento e l’indignazione nostra e di tutte le persone pacifiche e nonviolente del pianeta per quanto accade in questi giorni in Ucraina. Ci sentiamo toccati profondamente dalla violenza che si sta scatenando molto vicino a noi. Non ci sentiamo rappresentati dai politici, che, ancora una volta, non sono capaci di evitare le guerre e di risolvere i conflitti con il dialogo e la diplomazia.”
“Comunque oggi non vogliamo fare discorsi, interpretazioni o lanciare accuse. Vogliamo dimostrare che è possibile comunicare anche quando non si ha lo stesso punto di vista e quando non la si pensa nello stesso modo. Oggi vogliamo dimostrare che la nonviolenza è possibile, è possibile comprendere l’altro anche quando non si è d’accordo con le sue idee.”
“Non lasciamoci dividere dal sospetto e dall’odio! Non lasciamoci dividere da chi manipola solo per gli interessi economici di piccoli gruppi! Insieme facciamo sentire la nostra solidarietà a tutta la buona gente dell’Ucraina e mandiamo loro la nostra speranza e richiesta che le violenze cessino immediatamente.”
“Insieme mandiamo un chiaro messaggio ai “potenti di oggi”: la loro manipolazione non vincerà sul nostro futuro”.
Il popolo Ceco è moto sensibile alla “prepotenza” sia che venga dalla Germania, dalla Russia o dagli Stati Uniti. Infatti, grazie ad una grande protesta di tutta la società civile, è riuscito nel 2009 a non far installare una base militare degli Stati Uniti, all’interno del cosiddetto programma dello “scudo stellare”. Proprio in questi giorni il Ministro della Difesa M. Stropnicky ha espresso i propri dubbi sulla possibilità di dislocare truppe della NATO sul territorio della Repubblica Ceca”.
Bednarova ha concluso il suo intervendo chiedendo “una risoluzione nonviolenta del conflitto, l’intervento immediato e risoluto delle Nazioni Unite e l’istituzione di una tavola rotonda tra le varie parti in conflitto coordinata dall’ Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE)”… La situazione può degenerare in una spirale di violenza drammatica e altamente pericolosa che potrebbe estendersi oltre le frontiere dell’Ucraina.