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Continuano le proteste in Brasile a meno di un mese dal fischio di inizio dei Mondiali di calcio del 2014. Decine di migliaia di persone, appartenenti a vari movimenti sociali, sono scese ieri in strada per manifestare il proprio disappunto nei confronti del governo per le eccessive spese effettuate per organizzare l’evento sportivo.

I cortei si sono tenuti in varie città, soprattutto in quelle che ospiteranno le partite, e nella maggior parte dei casi sono stati pacifici. I disordini più rilevanti si sono verificati a San Paolo. A seguito di scontri con la polizia sono stati arrestati una ventina di dimostranti.

Particolarmente forte ai cortei è stata la partecipazione degli attivisti del Movimiento de Trabajadores Sin Techo (Mtst) che hanno bloccato la circolazione lungo importanti arterie stradali chiedendo il diritto a un’abitazione dignitosa. Gli attivisti hanno fatto sentire la propria voce anche a Brasilia, dove hanno sfilato denunciando speculazione edilizia e rincaro degli affitti.

Nel corso delle manifestazioni, i dimostranti hanno sottolineato le difficoltà che parte della popolazione brasiliana è ancora costretta a subire in ambito sanitario, scolastico e abitativo, nonostante il paese sia riuscito negli ultimi anni ad affermarsi come una delle maggiori economie mondiali.