Una commissione dell’Unasur, l’Unione delle nazioni sudamericane, sarà inviata in Venezuela per tentare di mediare fra governo e opposizione: lo ha preannunciato la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, comunicando che l’Unasur deciderà la composizione della delegazione oggi, al vertice dei ministri degli Esteri dedicato alla crisi venezuelana previsto in programma a Santiago del Cile.

In un comunicato ufficiale, Rousseff ha indicato che la commissione includerà rappresentanti di tutti i paesi sudamericani e avrà per obiettivo ottenere un ruolo di interlocutore fra il governo e l’opposizione, contribuendo a creare “un clima di accordo, consenso e stabilità in Venezuela”.

L’Unasur – che riunisce i 12 paesei del Sudamerica, “punterà sempre al mantenimento dell’ordine democratico” ha insistito Rousseff, ricordando l’intervento del blocco regionale dopo la controversa destituzione del presidente del Paraguay Fernando Lugo nel giugno 2012.

A poche ore dall’appuntamento è stato confermato che la riunione straordinaria dell’Unasur oggi a Santiago vedrà la presenza del capo della diplomazia di Caracas, Elías Jaua, che ha sostituito il suo presidente Nicolás Maduro alla cerimonia di insediamento della nuova inquilina della Moneda, Michelle Bachelet.

Intanto continua a salire il bilancio delle vittime delle proteste in Venezuela, il cuo inizio si fa risalire alle manifestazioni studentesche del 12 febbraio. Ieri altri due giovani oppositori sono stati uccisi a colpi di pistola nelle località di San Cristóbal, nell’ovest del paese, e Ciudad Guayana, nell’est. Con la donna cilena, simpatizzante del governo, assassinata lunedì a Mérida, i morti sono almeno 23, centinaia i feriti.