Le forze speciali della marina americana hanno preso il controllo della petroliera Morning Glory sequestrata, stando alle informazioni circolate sulla stampa libica, da un gruppo armato vicino ai ribelli separatisti che controllano i terminal della Cirenaica. Lo ha reso noto il Pentagono precisando che “nessuno si è ferito durante l’operazione, avviata sulla base di una richiesta dei governi di Tripoli e di Cipro”.

L’abbordaggio e la successiva presa di controllo della nave, da parte di marines americani, è stato autorizzato dal presidente Barack Obama ed è avvenuto verso le 2 del mattino in acque internazionali a sud di Cipro.

La petroliera, battente bandiera nord-coreana e sequestrata circa un mese fa da un gruppo di uomini armati, sta facendo rientro in un porto libico, hanno aggiunto fonti del Pentagono. La settimana scorsa la petroliera aveva attraccato nel porto libico di Sidra per caricare greggio con l’intenzione di esportarlo, contro la volontà del governo centrale di Tripoli. La nave era riuscita a dileguarsi nonostante fosse circondata dalla marina libica. Non è ancora chiaro a chi fosse destinato il carico di greggio o la proprietà della nave.

La scorsa settimana il parlamento libico ha ordinato la creazione di una Forza armata speciale per “liberare e rimuovere il blocco in vigore su tutti porti petroliferi della Libia”, occupati dallo scorso luglio dei ribelli dell’est. Della forza faranno parte soldati regolari ed ex ribelli che hanno combattuto contro il regime di Gheddafi nel 2011.

La sospensione delle esportazioni di oro nero nei tre principali terminal petroliferi dell’est ha provocato un netto calo delle entrate petrolifere nelle casse dello Stato e un crollo della produzione a 250.000 barili al giorno, contro 1,5 milioni in passato.