L’Italia è l’ultimo Paese in Europa – dietro a Portogallo e Malta – per investimenti nel settore della cultura, mentre è fra le prime potenze per spese militari.

E’ da questa considerazione che prende l’avvio l’intervento con cui Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, ha presentato la manifestazione-evento “Arena di pace e disarmo” in programma il 25 aprile, al 16° Congresso nazionale dell’ARCI (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana) dal titolo “Dalla parte buona della vita” svoltosi nei giorni scorsi a Palazzo Re Enzo di Bologna.

“L’iniziativa – ha spiegato Valpiana – sarà il momento centrale e più significativo delle azioni che già sono state messe in atto per chiedere al Governo di rompere la spirale perversa che prevede una spesa di oltre 15 miliardi di euro per l’acquisto di 90 nuovi F35, e di stornare, invece, quei fondi su investimenti di utilità sociale aprendo, così, la strada ad una politica di disarmo nel nostro Paese”.

Un impegno che sta già raccogliendo i primi frutti.

“La dichiarazione di questi giorni da parte della senatrice Roberta Pinotti, nuovo ministro della Difesa – ha continuato il presidente del Movimento Nonviolento – che apre alla possibilità di rivedere i progetti militari già in essere nell’ambito dei tagli per la spending review, può considerarsi un risultato importante ottenuto sulla scorta delle mobilitazioni messe in atto dai cittadini. L’Arena avrà il compito di chiedere e, ci contiamo, ottenere, la chiusura definitiva del progetto di acquisto degli F35 ancora previsti. Sarà un modo con cui daremo la spallata finale a questo dissennato investimento”.

La grande manifestazione del 25 aprile che avrà come teatro l’anfiteatro veronese, sarà anche l’occasione per il lancio della campagna “Disarmo e difesa civile” per la richiesta dell’opzione fiscale affinchè i fondi attualmente destinati alle spese militari siano piuttosto devoluti alla costituzione di corpi civili di pace.

“Un progetto che ci vede in prima linea – ha dichiarato Flavio Mongelli, responsabile pace, solidarietà e cooperazione internazionale dell’Arci nazionale e membro del Direttivo della Rete della Pace – e già attivi con i 5000 circoli e 120 comitati territoriali, allertati da tempo sull’iniziativa e che già si stanno organizzando per dare un cospicuo contributo non solo attraverso un’ampia partecipazione alla giornata, ma anche con l’organizzazione di iniziative collaterali avviate in concomitanza e in accordo con le Acli e con tutte le associazioni e i comitati che operano per la pace. Forte sarà anche l’impegno per la promozione della campagna a favore del disarmo, tema per noi di fondamentale importanza in quanto totalmente in linea con i principi fondanti la nostra realtà”.