Poco dopo lo scoccare della mezzanotte del 1 marzo, giornata dei diritti dei lavoratori migranti, sui muri di Roma sono apparsi 9 manifesti enormi che rivendicano la chiusura del CIE di Ponte Galeria e di tutte le strutture detentive per migranti.

 

Da via Kant a via Cristoforo Colombo, da via La Spezia a Scalo San Lorenzo, da Porta Maggiore a via Prenestina, dal Muro Torto a piazza Indipendenza i muri della città meticcia gridano MAI PIÙ CIE. Quest’azione si trova direttamente in continuità con il corteo di migliaia di persone che il 15 febbraio ha manifestato davanti al lager di Ponte Galeria e ne ha attaccato le recinzioni esterne.

 

I Centri di Identificazione ed Espulsione sono luoghi illegittimi che devono essere chiusi.

 

Nell’ultima settimana, anche il Comune di Roma e la Regione Lazio hanno approvato due delibere per chiedere ufficialmente al governo di mettere fine al CIE di Ponte Galeria e liberare i migranti reclusi. Adesso è arrivato il momento di passare ai fatti e di far uscire da quel luogo ignobile tutti quanti.

 

La mobilitazione dei movimenti continuerà fino a quando il centro di detenzione sarà chiuso per sempre.

 

Chiudiamo Ponte Galeria! Roma è meticcia! Liber* tutt*!

 

Reti antirazziste

Movimenti per il diritto all’abitare