Jack Macy, tra i maggiori esperti a livello internazionale di gestione rifiuti, è il responsabile del progetto “Rifiuti Zero” dell’amministrazione di San Francisco, abitata da oltre 800.000 persone e al secondo posto negli Usa per densità di popolazione, dietro solo a New York. I dati demografici della città californiana sono importanti perché dimostrano che la Strategia Rifiuti Zero – e quindi l’eliminazione dei pericolosi inceneritori dalla gestione dei rifiuti – non solo è possibile nei grandi e complessi agglomerati urbani, ma produce anche risultati eclatanti anche per quanto riguarda la riduzione, il riciclo, il recupero e il riutilizzo dei rifiuti. Insomma, si può avere una gestione virtuosa dei rifiuti e rinunciare per sempre ai pericolosi, costosi e inutili inceneritori. Basta attuare politiche moderne e adeguate.

Un messaggio chiaro e forte che però nessuno dei governanti della Regione Toscana e del Comune e della Provincia di Firenze ha potuto ascoltare e comprendere. Perché nessuno di loro ha preso parte alla conferenza pubblica, affollatissima di giovani, che Jack Macy ha tenuto domenica mattina a Palazzo Vecchio, nell’incontro organizzato dall’Associazione Rifiuti Zero di Firenze. Eppure sono proprio Enrico Rossi, Matteo Renzi, Anna Rita Bramerini (e giù a scendere), a sostenere a ogni pié sospinto che i Rifiuti Zero, a partire dal “porta a porta” sono politiche impossibili da attuare nelle grandi e complesse città come Firenze. Appoggiano invece la costruzione del mega e pericoloso inceneritore della Piana fiorentina, contenuto nel nuovissimo Piano sui rifiuti appena licenziato dalla Regione Toscana che ha il solo merito, per così dire, di stornare preziose risorse pubbliche sulle imprese private della filiera inceneritorista.

All’incontro, moderato da Antonio Di Giovanni dell’Associazione Rifiuti Zero di Firenze e introdotto da Ornella De Zordo di perUnaltracittà, sono intervenuti Rossano Ercolini, vincitore del premio Goldman Prize 2013 e presidente del Centro Rifiuti Zero di Capannori; Alberto Bencistà, sindaco di Greve in Chianti; Claudio Tamburini dei comitati della piana Fi-Po-Pt e Gianluca Garetti di Medicina Democratica e della lista perUnaltracittà.

Oltre ai dati del successo di San Francisco sono state presentate le analisi e gli studi che permettono di comprendere come anche in Toscana si possano pensare politiche virtuose. A partire dal Piano alternativo presentato nel gennaio del 2012 dal Coordinamento dei Comitati della Piana http://www.perunaltracitta.org/images/stories/Sintesi_AlterPiano_Rifiuti_Firenze_-_Gennaio_2012.pdf fino al Piano regionale alternativo consegnato la scorsa estate da Rossano Ercolini al presidente della Regione Enrico Rossi.

Tornando ai lavori consiliari di Palazzo Vecchio, è ancora in attesa di discussione la mozione http://www.perunaltracitta.org/rifiuti/la-strategia-rifiuti-zero-in-commissione-ambiente-de-zordo-firenze-a-un-passo-dall-eccellenza che la Commissione dovrà esaminare: è stata presentata dalla lista di cittadinanza perUnaltracittà e sottoscritta dai Consiglieri Grassi, Fittante, Di Puccio e Torselli e prevede l’introduzione di nuove tariffe basate sull’effettiva quantità dei rifiuti indifferenziati prodotti grazie al principio “chi meno produce e più differenzia, meno paga”, il completamento della raccolta “porta a porta” all’interno dei confini comunali, l’istituzione di un “Osservatorio comunale verso Rifiuti Zero” per monitorare il percorso che dovrà realizzarsi entro il 2020, ma che può dare i suoi frutti già da subito e la cancellazione dei processi di incenerimento.

“L’adozione della Strategia Rifiuti Zero è ineludibile nella gestione quotidiana dei rifiuti in una società capace di tenere il passo con la modernità”, ha detto Ornella De Zordo presentando la mozione. “Si tratta di una strategia che ha come obiettivo la riprogettazione del ciclo di vita delle risorse in modo da poter riutilizzare tutti i prodotti, facendo diminuire la quantità di rifiuti da conferire in discarica, ossia prodotti pensati, progettati e realizzati in modo da ridurne drasticamente il volume ed eliminare la tossicità del rifiuto, conservare e recuperarne tutte le risorse, senza ricorrere a pratiche di incenerimento o sotterramento. La strategia “Rifiuti Zero” può collocare Firenze tra le città del mondo più avanzate nella gestione dei rifiuti. Molte città a livello internazionale e nazionale hanno già assunto il percorso Rifiuti zero, attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare l’incremento dei rifiuti, l’incenerimento e lo smaltimento in discarica e capaci di favorire anche la responsabilità delle imprese nell’assunzione di filiere sempre più pulite ed in grado di incorporare i costi ambientali delle merci prodotte.