“Ogni bambino va curato, al di là della situazione giuridica dei genitori, che sia italiano o straniero. È una questione di principio e una necessità”: è quanto ha dichiarato ieri Rinaldo Missaglia, segretario del Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef).

La presa di posizione arriva mentre il Consiglio regionale della Lombardia si accinge a discutere una nuova mozione sulla cure pediatriche per i figli degli immigrati senza permesso di soggiorno, questa volta presentata da Stefano Carugo (responsabile per il Pdl della Sanità).

Per il Simpef “è nell’interesse di tutti che ogni persona sia assistita. Si evita che questi bambini crescano con patologie, che poi dovremo curare con una spesa maggiore del sistema sanitario, visto che prima o poi si regolarizzeranno”. Missaglia avanza anche una proposta. “Noi pediatri di famiglia siamo disposti a fare la nostra parte: rinunciamo alla quota di compenso che ci spetta se questi bambini vengono inseriti fra i nostri assistiti”.

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