Daniela Caldaroni al recente workshop di Pressenza a Bonn (foto David Andersson)

Cos’è Jak esattamente?

Il progetto JAK nasce dalla volontà di cittadini italiani, sparsi sul territorio nazionale, di cambiare il modo di fare banca ed erogare prestiti nel nostro paese, con un’idea di business sociale no profit in cui l’obiettivo sia la sostenibilità economico-finanziaria, non la massimizzazione del profitto. La peculiarità della futura Banca Popolare Jak Italia sarà, infatti, l’assenza di applicazione di interessi sui prestiti e sulla giacenza. Sarà, inoltre, un modello di reciprocità, in cui i soci e non i clienti come nel tradizionale sistema bancario, potranno condividere i loro risparmi con gli altri soci e a basso costo.

Tale sistema è operativo in Svezia da circa 40 anni, il che dimostra la sua fattibilità, nonché sostenibilità.

Alla base dei valori del progetto c’è l’esigenza, fortemente sentita oggi dalle aziende e dai privati, di modificare radicalmente l’attuale sistema economico-finanziario, giungendo ad un nuovo paradigma in cui i valori, la cultura e gli individui occupino un ruolo di primo piano: una banca che dia credito esclusivamente all’economia reale e locale.

Quali saranno le caratteristiche della futura banca?

L’oggetto dell’attività bancaria sarà la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito nelle sue varie forme. È necessario, però, sottolineare che la futura Banca effettuerà principalmente operazione di raccolta diretta e di finanziamento dei soci, escludendo qualsiasi forma di attività nei mercati finanziari e dei derivati. JAK intenderà offrire ai propri soci tutti i prodotti e servizi di una banca retail. Allo stesso tempo, svilupperà la sua attività con particolare attenzione al segmento delle piccole e medie imprese e delle famiglie, offrendo loro un’assistenza tagliata su misura e proponendosi di studiare insieme al socio la forma più sostenibile e adeguata, poiché i soci stessi saranno parte integrante e motore della futura banca. Soci, appunto, e non clienti!

Chi sta realizzando la Jak in Italia?

Attualmente esistono l’Associazione culturale Jak Bank Italia ed il Comitato promotore per la costituzione della Banca Popolare Jak Italia. La prima si occupa di sensibilizzare e formare sul tema dell’economia interest-free, organizzando eventi divulgativi ed aggregando quante più persone possibili attorno al progetto. Il secondo è, invece, lo “strumento tecnico” che sta portando avanti l’iter di costituzione del soggetto bancario.

Chi saranno i proprietari di JAK?

I proprietari di Jak saranno i soci, tutti con lo stesso “peso” secondo il principio capitario “una testa, un voto”, indipendentemente dalla quota di capitale sottoscritta. Solamente essi potranno usufruire dei servizi di Jak, in sostanza, gli “azionisti” sono i soci ed i “dividendi” sono rappresentati dalla possibilità di avere finanziamenti a bassissimo costo. Inoltre, ogni socio potrà detenere al massimo lo 0,5% del capitale sociale.
Dove ha funzionato e funziona tutt’oggi?

JAK ha le proprie origini in Danimarca, durante la Grande Depressione degli anni ‘30. Molte aziende agricole fallirono a causa della stretta creditizia e dell’alto costo del denaro. Alcune di esse si riunirono sotto la guida di Kristian Kristiansen, che nel 1931 fondò la società cooperativa Jord Arbejde Kapital (Terra – Lavoro – Capitale – i tre pilastri dell’economia reale), il cui acronimo è “JAK”. JAK considerava, e considera, la struttura degli interessi come la causa principale dell’instabilità economica, le cui principali conseguenze sono l’inflazione e l’alta disoccupazione.

Negli anni Cinquanta e i primi anni  Sessanta l’idea ed il successo di JAK in Danimarca attirò un certo interesse in Svezia. Nel 1965 la Jord Arbete Kapital svedese prese vita. Come in Danimarca, il principale scopo era, ed è tuttora, quello di liberare le persone dal giogo del debito da interessi attraverso la cooperazione reciproca e di diffondere informazioni circa gli effetti di soluzioni alternative. Il sistema decollò solo verso la fine degli anni Ottanta, fino al raggiungimento dello status di banca, con il nome di Jak Medlemsbank nel 1997.

Oggi Jak Medlemsbank, con un capitale sociale di circa 7 milioni di euro, una raccolta di circa 121 milioni di euro, a fronte della quale riesce ad impiegare presso i soci circa 100 milioni di euro, ha oltre 38.000 soci che beneficiano delle prestazioni delle banche tradizionali, senza però il ricarico degli interessi sui prestiti, impiega 30 dipendenti ed è supportata da circa 500 volontari.

Negli ultimi anni, il “modello JAK”, grazie soprattutto all’esperimento svedese, ha attirato l’attenzione in molti paesi, non solo d’Europa: Regno Unito, Finlandia, Belgio, Germania, Canada, Olanda, Spagna e Italia. Attualmente, sebbene alcune delle citate realtà siano già attive sotto forma di cooperative, il progetto maggiormente vicino a replicare il modello bancario svedese è proprio quello italiano.

A che punto siete con JAK Italia e quali sono i prossimi step?

Stiamo terminando la stesura della documentazione da depositare presso la Consob: il prospetto informativo e tutti gli allegati previsti. Il business plan è stato terminato, approvato dall’assemblea dei soci del Comitato promotore e asseverato da una società di revisione.

Terminata tutta la documentazione necessaria, potremo depositare presso la Consob i documenti necessari ed attendere l’autorizzazione per iniziare la raccolta del capitale sociale della futura banca popolare Jak Italia.

Quando avremo terminato la raccolta del capitale sociale, faremo richiesta di autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria a Banca d’Italia.

Cosa può fare chi è interessato?

Al momento non è ancora possibile aderire come soci della Banca Popolare Jak Italia, giacché bisogna attendere l’autorizzazione da parte di Consob per iniziare la raccolta del capitale sociale della futura banca.

Ad oggi, è possibile aderire al progetto in qualità di socio dell’Associazione culturale Jak Bank Italia, oppure del Comitato Promotore per la costituzione della Banca Popolare Jak Italia.

Se si desidera diventare soci dell’associazione culturale è sufficiente seguire le istruzioni al seguente link: http://www.jakitalia.it/iscriviti-a-jak-italia/domanda-di-adesione-on-line; tutta la procedura è on-line. Come socio dell’associazione culturale è poi possibile prendere parte attiva alle attività della stessa contattando il referente territoriale più vicino (http://www.jakitalia.it/contatti/jak-point-in-italia).

Divenire soci del Comitato promotore comporta un impegno attivo nelle attività di costituzione del soggetto bancario. I moduli di adesione si possono scaricare al seguente link: http://www.comitatopromotorebancapopolarejakitalia.it/documenti. In questo caso l’adesione comporta il versamento di una quota una tantum pari a 500 euro; inoltre, visto il tipo di coinvolgimento che ne conseguirebbe, è consigliabile partecipare alla formazione necessaria attraverso la partecipazione alle “Jak School” organizzate dal comitato e dall’associazione. (http://www.jakitalia.it/component/content/article/93)

Infine, si può semplicemente aiutare a sostenere le spese necessarie ai primi e fondamentali passi fatti fino ad ora. Abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi, con la quale chiediamo alle persone di aiutarci, visto che questa banca nascerà solo se le persone la vorranno davvero e contribuiranno a realizzarla. È sufficiente andare sul sito http://www.jakitalia.it/donazioni e fare una donazione, piccola o grande non importa!