Mairead Maguire nella sua recente missione in Siria

“Spero che persone di tutto il mondo partecipino al giorno di digiuno per la pace in Siria e per il diritto del popolo siriano a determinare il proprio futuro di pace e riconciliazione senza interferenze da parte di forze e interessi esterni”. Così dichiara il premio Nobel per la Pace irlandese Mairead Maguire nel suo giorno di digiuno dopo aver guidato la missione internazionale Mussalaha / Riconciliazione sul territorio siriano per raccogliere testimonianze dirette sulla tragica situazione della guerra e sugli sforzi compiuti dalla gente comune per ritrovare il minimo denominatore della convivenza
La missione Mussalaha apre canali di comunicazione diretta con gli attivisti nonviolenti in Siria, che spingono per una soluzione del conflitto “dal basso” basata su dialogo e riconciliazione, il rifiuto di logiche di divisione, segregazione e smembramento del Paese, la preservazione dell’equilibrio civile e religioso preesistente alla guerra, la ricomposizione umana e sociale, l’auto-determinazione, la non ingerenza ed il diritto internazionale.
Su queste basi, al ritorno della missione alla quale ha partecipato la giornalista italiana Marinella Correggia, si propone a tutte e tutti di intraprendere un gesto di solidarietá, un digiuno a staffetta di un giorno ciascuno in collegamento coi nonviolenti siriani per testimoniare il sostegno alla Pace e a Mussalaha / Riconciliazione, percorso di mediazione interetnica ed inter confessionale, nato spontaneamente per abbassare il livello dello scontro, consentire la liberazione degli ostaggi, lo sfollamento dei civili, il conseguimento di accordi di tregua.
In vista della Conferenza per la pace in Siria prevista prossimamente a Ginevra, la partecipazione di Maguire a questo gesto nato da un’iniziativa di pacifisti italiani, assume particolare rilievo. Maguire infatti è in visita oggi a Ginevra presso le Nazioni Unite.
Le richieste che si ritengono necessarie per l’avvio di un processo di Riconciliazione interno alla Siria sono: stop alle interferenze violente dall’esterno ed alle forniture di armi a tutti i soggetti in lotta, assistenza adeguata ai profughi esterni ed interni al Paese, cessate il fuoco definitivo sul campo, avvio delle riforme istituzionali, fine dell’embargo economico, giustizia per i crimini di guerra.
Scopo dell’iniziativa è anche fare pressione su Governo italiano, Unione Europea e presidente Obama, affinchè contribuiscano a costruire i presupposti di un giusto negoziato in Siria, dimostrando di meritare il Nobel per la pace loro assegnato. Per comunicare l’adesione all’appello ed il giorno di digiuno prescelto scrivere a mussalaha.italia@gmail.com.
Persone appartenenti ai Movimenti per la pace e la nonviolenza hanno deciso lo scorso anno a Vicenza di supportare una soluzione politica alla guerra che sta distruggendo l’equilibrio di secoli tra comunità, culture e religioni in Siria. Ed hanno proposto un digiuno di testimonianza, seguito a novembre 2012 dal confronto fra attivisti, associazioni ed ospiti siriani al Forum sociale europeo di “Firenze10+10”.