Domenica 19 maggio 2013 si è svolta a Madrid una manifestazione di medici e infermieri, nel quadro di un’altra giornata di mobilitazione della cosiddetta “Marea Bianca”, contro i tagli nel settore sanitario e l’esternizzalizzazione di vari ospedali.

Convocati dalla Mesa en Defensa de la Sanidad Pública (MESDAP – Tavolo in difesa della sanità pubblica) di Madrid, i manifestanti, più di 6.000 secondo la polizia, hanno marciato per le vie del centro dietro a uno striscione che diceva: “La sanità non si vende, si difende”.

Slogan come “La salute non si vende!” o “Tagliare la sanità è criminale” si leggevano su cartelli e striscioni portati dai manifestanti per esigere dal governo di Mariano Rajoy la fine dei tagli nel delicato settore della sanità.

La sospensione dei piani del governo regionale per privatizzare sei grandi ospedali di Madrid e 27 centri sanitari nella comunità autonoma era la richiesta principale dei medici furibondi.

Mediante un manifesto letto nella simbolica Puerta del Sol, i partecipanti hanno dichiarato con forza che “non accetteranno la distruzione della sanità pubblica.”

La manifestazione fa parte degli atti di protesta organizzati nella capitale spagnola dai sindacati del settore sanitario fin dal novembre scorso, contro i tagli di bilancio imposti dal governo spagnolo per arrestare  la grave crisi economica in cui il paese si dibatte fin dal 2008.

Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo