La cooperativa sociale “SI’, SI PUO’ FARE” 

nasce dall’unione di alcune famiglie del territorio che, per affrontare in modo innovativo le molteplici problematiche inerenti la disabilità, si sono rivolte al Professor Nicola Cuomo, responsabile del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’università di Bologna.

Dal 2009 lo staff di Bologna sta formando le famiglie e gli operatori per creare un percorso di vita autonoma e indipendente ed ora si pone l’obbiettivo di cominciare un percorso di inserimento lavorativo in cui la persona con bisogni speciali venga valutata per i suoi “sa fare” e pertanto il contesto lavorativo venga “ricucito” sulla persona, producendo un profilo di mansioni in cui il ragazzo pur acquisendo nuove competenze può agire con quelle già in suo possesso. Parliamo di adattamento reciproco perché il contesto lavorativo verrà adattato al ragazzo il quale, man mano che procederà nel lavorare, si adatterà al lavoro. L’esperienza lavorativa deve diventare il trampolino di lancio per far crescere nella persona il desiderio di diventare adulto, autonomo ed indipendente in grado di superare le eventuali sconfitte.

Il lavoro per la persona con bisogni speciali significherà entrare in un contesto con un’organizzazione a cui bisogna adattarsi, con regole e in condizioni reali in cui sperimentarsi in una nuova autonomia che abbia un riconoscimento sociale, relazionale ed anche economico.

La persona potrà entrare in tale contesto solo accompagnato, per un periodo, da un operatore-mediatore che fungerà da facilitatore sia nelle relazioni che nell’apprendimento delle mansioni.

Il Gruppo di Acquisto Solidale “GAS BICOCCA”

è un gruppo di affinità formato da individui e famiglie che intendono praticare i principi del consumo critico consapevole e della sobrietà, ritenendo necessario un cambiamento profondo degli stili di vita, del consumo e della produzione.

Finalità di un GAS è provvedere all’acquisto di beni e servizi cercando di realizzare una concezione più umana e solidale dell’economia cioè una economia delle relazioni, dello scambio e della condivisione.

Essere un GAS non vuole dire risparmiare acquistando in grandi quantitativi, ma chiedersi che cosa c’è dietro a un determinato bene di consumo, se chi lo ha prodotto ha rispettato le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate, qual è l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggio e trasporto.

Oltre a ciò, il GAS, in una accezione più ampia, è anche strumento per promuovere la crescita di una società conviviale dove le persone ritornino ad essere protagoniste della loro vita, dove si accolgano le diversità, si faccia loro spazio attraverso la lentezza, la partecipazione, la priorità data alla creazione di rapporti personali di conoscenza e fiducia.

 IL PROGETTO  “UNA SPESA DIVERSA

Il progetto nasce dall’incontro di due esigenze diverse che possono trovare reciproca realizzazione attraverso la sinergia dei differenti attori nella realizzazione di uno spazio fisico (chiamato per comodità “negozio”) avente il duplice obbiettivo di:

1)     creare le condizioni per l’inserimento lavorativo di persone disabili in un progetto di alta qualità in cui persone con bisogni “speciali” diventino l’esempio per la cittadinanza nel mettere in atto buone pratiche e nel creare un “mercato” sostenibile;

2)     fornire ai Gas un luogo dove promuovere, attraverso la particolarità di questo negozio, un diverso modo di fare la spesa, in sintonia con i principi e le modalità dei Gruppi di Acquisto Solidale.

Il “negozio” non avrà le caratteristiche di un qualsiasi punto commerciale, ma potrà invece rappresentare un punto di distribuzione di prodotti locali possibilmente biologici, a filiera corta; un punto di servizio e di logistica per i gas; un punto di informazione/formazione sul mondo gas e la cultura dell’acquisto consapevole, attraverso la pratica e le iniziative sul territorio.

I destinatari principali di questa attività sono la popolazione locale ed i Gas circostanti.

Il servizio reso ai gas è quello di stoccaggio temporaneo per ordini consistenti e luogo per incontri, conferenze, dibattiti su argomenti correlati all’economia solidale.

Alla popolazione locale viene invece offerta la possibilità di in/formarsi e partecipare attivamente ad una differente modalità di fare la spesa, prestando anche particolare attenzione alla produzione di rifiuti e alla compatibilità ambientale di ciò che si acquista.

 

 

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