Il Partito Umanista è contro il Patto di Stabilità, che di fatto sta bloccando i fondi disponibili e necessari ai Comuni per “garantire scuole sicure, territori curati, rinnovare i contratti delle maestre, fare opere pubbliche o offrire servizi sociali a chi è in difficoltà”, come denunciato da Associazione Nazionale Comuni Italiani,ANCI e dai mille sindaci scesi in piazza il 21 Novembre a Milano.

Il Partito Umanista denuncia questo Patto imposto da organismi non eletti, come la commissione europea, che dettano le politiche dei Paesi. Denuncia questo patto spacciato con l’obiettivo di razionalizzare la spesa, denuncia che è un PATTO di INSTABILITA’ che ha generato e sta generando instabilità nell’erogazione dei servizi all’educazione, sociali ed opere pubbliche da parte dei Comuni.

Il Partito Umanista sostiene la lotta dei Comuni italiani , costituiti nell’ ANCI, che denunciano la situazione insostenibile data da:
– ingenti tagli ai trasferimenti di finanziamento provenienti da Regioni e Stato, ormai ripetuti e crescenti,
– la perdita delle risorse derivanti dai dati del gettito IMU,
– l’assoggettamento dei piccoli Comuni alle regole del patto di stabilità,
– assoggettamento all’obbligo delle gestioni associate delle funzioni fondamentali a partire dal 2013

Il Partito Umanista non solo chiede la cancellazione del Patto di Stabilità, che sta annientando anche Province e Regioni, chiede inoltre di decentrare verso i Comuni maggiori poteri e fondi e contemporaneamente di introdurre negli statuti dei comuni i referendum deliberativi, confermativi e abrogativi senza quorum per dare concretamente più strumenti di potere e decisione ai propri cittadini.