Due attivisti iraniani, l’avvocato Nasrin Sotoudeh e il regista cinematografico Jafar Panahi, sono i vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero, indetto ogni anno dal Parlamento europeo. Sono stati scelti dal Presidente Martin Schulz e dai capigruppo dei partiti venerdì mattina.

“La consegna del premio Sacharov per la libertà di pensiero agli iraniani Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi è un messaggio di solidarietà: rappresenta il riconoscimento per una donna e un uomo che non si sono inchinati davanti alla paura e alle intimidazioni e che hanno deciso di mettere la sorte del proprio Paese davanti alla propria. Spero sinceramente che possano venire di persona a ricevere il loro premio al Parlamento europeo di Strasburgo, a dicembre”, ha dichiarato il Presidente Schulz, annunciando i vincitori.
Il premio sarà consegnato da Schulz, nel corso di una seduta solenne prevista per il 12 dicembre a Strasburgo.

In una sua nota Amnesty International ha dichiarato di temere per le condizioni di salute di Nasrin Sotoudeh, a rischio a causa dello sciopero della fame che la detenuta sta portando avanti per protestare contro il divieto, in vigore da tre mesi, di incontrare faccia a faccia la figlia di 13 anni e il figlio di cinque anni. Da quando hanno scoperto che aveva usato un fazzoletto per passare all’esterno una memoria difensiva, le autorita’ iraniane hanno consentito visite solo attraverso una vetrata.  

Sotoudeh ha iniziato lo sciopero della fame il 16 ottobre e sei giorni dopo e’ stata ricoverata nella struttura medica interna al carcere di Evin, nella capitale Teheran.

Quello di Nasrin Sotoudeh sara’ uno dei casi di attiviste per i diritti umani al centro della nuova campagna di sms solidale di Amnesty International Italia, dal titolo ‘Io sono la voce’, in favore delle donne in Medio Oriente e Africa del Nord, che sara’ lanciata lunedi’ 29 ottobre e durera’ fino al 25 novembre.
Nasrin Sotoudeh
Nasrin Sotoudeh (nato nel 1963) è un’avvocatessa iraniana e difensore dei diritti umani. Ha rappresentato attivisti dell’opposizione e politici iraniani detenuti in carcere a seguito delle controverse elezioni presidenziali svoltesi nel giugno 2009, ma anche giovani condannati alla pena di morte, donne e prigionieri politici. Nasrin Sotoudeh è in isolamento nel carcere di Evin, dove è rinchiusa da quando è stata arrestata nel settembre 2010 con l’accusa di propaganda contro il sistema e cospirazione volta a minare la sicurezza dello Stato.
Jafar Panahi
Jafar Panahi (nato nel 1960) è un regista, sceneggiatore e montatore iraniano. Nel 1995 il suo primo lungometraggio “Il palloncino bianco” gli vale il primo riconoscimento internazionale, la Caméra d’Or al festival di Cannes. I suoi film spesso si concentrano sulle problematiche dei minori, degli indigenti e delle donne in Iran.
Panahi è stato arrestato nel marzo 2010 e condannato a sei anni di prigione e per vent’anni non potrà dirigere nessun film né lasciare il Paese. Il suo film più recente, “Questo non è un film”, è stato fatto uscire dall’Iran di nascosto, copiato su una chiave USB all’interno di una torta, per essere presentato al festival di Cannes nel 2011.
Sotoudeh e Panahi sono stati scelti dai gruppi dei Socialisti & Democratici, dai Democratici e Liberali e dai Verdi/Alleanza libera europea, oltre che da José Ignacio Salafranca, Elmar Brok e altri 11 deputati.
Gli altri due finalisti erano Ales Bialiatski e le Pussy Riot.
Contesto
Il Premio Sacharov per la libertà di pensiero deve il suo nome allo scienziato e dissidente sovietico Andrej Dmitrievic Sacharov e, dal 1988, è assegnato annualmente dal Parlamento europeo a persone o organizzazioni che hanno contribuito in maniera significativa alla lotta per i diritti umani e la democrazia. Il riconoscimento è accompagnato da un premio di € 50.000.

fonti: Ufficio Stampa del Parlamento Europeo, Amnesty Internzational, sez. italiana