“Questa aggressione all’arma bianca, è chiaramente un tentato omicidio. Ismail Rasheed si è fatto molti nemici a causa delle sue pubblicazioni apertamente critiche. Per questo, la pista legata all’attività professionale non deve essere scartata dalle autorità che seguono l’inchiesta anche perché il giornalista, piuttosto conosciuto, era stato più volte vittima di censure e minacce di morte. Le forze dell’ordine devono intervenire urgentemente per porre fine alle aggressioni nei confronti di Isamil Rasheed e affrontare seriamente la questione della sua sicurezza personale. L’assenza di interventi da parte delle autorità costituirebbe un crimine di mancato soccorso a persona in pericolo” ha dichiarato Reporter senza frontiere.

Il sotto tenente della polizia di Malé, Hassan Haneef, ha confermato che Ismail Rasheed è stato pugnalato intorno alle otto e un quarto di sera ed è stato poi condotto d’urgenza all’ospedale. Interrogata da MinivanNews, una fonte dell’ospedale stesso ha dichiarato che il giornalista aveva subito il taglio netto della gola ed era ancora vivo solamente perché un’arteria vitale era stata evitata per qualche millimetro.

La polizia lavorerà sulle registrazioni delle telecamere di sicurezza al fine di identificare gli aggressori.

Ismail ‘Hilath’ Rasheed, ex redattore capo del giornale Haveeru, scriveva sul blog www.hilath.com fino a quando le autorità per le comunicazioni Maldiviane (ACM) non lo avevano bloccato su ordine del Ministero per gli Affari Islamici il 19 Novembre 2011, giustificando tale censura con l’accusa di contenuti “anti-islamici”.

Nel Dicembre 2011 il giornalista freelance aveva partecipato a una manifestazione pacifica che chiedeva la tolleranza religiosa. Dopo essere finito in ospedale con un trauma cranico provocato da un gruppo di persone che avevano lanciato pietre contro i manifestanti, era stato poi arrestato per aver preso parte all’evento, per essere rilasciato il 9 Gennaio 2012.

Se il movente legato alla professione sarà confermato Ismail Rasheed diventerà il primo giornalista vittima di un tentato omicidio alle Maldive, paese al 73mo posto, su 179, nella [classifica mondiale per la libertà di stampa 2011-2012](http://fr.rsf.org/press-freedom-index-2011-2012%2c1043.html) di Reporter senza frontiere.

Tradotto da Eleonora Albini