Negli ultimi due mesi sono stati tre i giornalisti assassinati nello stato di Veracruz, secondo fonti di Reporter
senza frontiere, che ha classificato lo Stato come uno dei dieci luoghi più pericolosi al mondo per quanto
concerne la categoria dei giornalisti. Con la morte di Victor Báez salgono a nove i giornalisti che hanno
perso la vita – più una scomparsa – dal giorno dell’investitura di Javier Duarte, nel 2010. Inoltre, una
decina di colleghi sono stati costretti a scegliere l’esilio. Nell’ultimo decennio nel Paese sono stati uccisi 85
giornalisti e di altri 15 non si hanno più notizie.

“ Oltre alle petizioni che presentiamo davanti alle autorità statali e federali per risolvere questo caso, ai
rappresentanti degli Stati membri del G20, che si riuniranno in Messico il 18 e 19 giugno, chiediamo che
interroghino pubblicamente il Paese anfitrione sui sei anni di violazione dello Stato di Diritto e delle libertà.
La catastrofica offensiva contro il narcotraffico spiega in parte la situazione. Questo argomento non potrà
essere taciuto nel corso delle discussioni che avranno luogo a Los Cabos e con l’avvicinarsi delle elezioni
federali che si terranno il 1° luglio”, ha dichiarato Reporter senza frontiere.

Alcuni dirigenti di Milenio El Portal de Veracruz hanno confermato a Reporter senza frontiere la notizia
diffusa dal governo dello Stato di Veracruz. Il 13 giugno intorno alle 23.40 la Segreteria per la Sicurezza
Pubblica ha ricevuto un’indiscrezione riguardante il rapimento di Victor Báez. All’uscita dal suo ufficio il
giornalista era stato intercettato da tre uomini armati, che lo avevano costretto a salire su un furgone
grigio.

Le forze di sicurezza hanno dato inizio all’operazione “Veracruz Sicura”, che si è conclusa la mattina del 14
giugno con la scoperta del cadavere del giornalista nei pressi degli uffici dei colleghi Oye Veracruz e Gráfico
de Xalapa. La Procura Generale di Giustizia dello Stato ha rivelato il ritrovamento di un messaggio lasciato
sul corpo del giornalista da parte del temibile gruppo paramilitare Los Zetas: “Questo succede a chi ha
tradito e vuole fare il furbo”. I colleghi dell’ufficio hanno dichiarato di non essere a conoscenza di minacce
precedenti a quanto accaduto.

L’indagine del caso – come i precedenti – è a carico della Procura Generale della Repubblica (PGR); la
Procura Speciale per i Crimini contro la libertà di Espressione (FEADLE) ha avviato un’indagine preliminare.
Il caso in questione rappresenta un’altra prova per la nuova legislazione che regola i crimini e i delitti contro
la libertà di informazione e l’esercizio della professione di giornalisti, che in futuro potrà essere applicata,
dal momento che è stata approvata dalla maggioranza degli Stati della Repubblica . D’altra parte, il governo
dello Stato di Veracruz ha annunciato la creazione di misure di tutela per i giornalisti che entreranno in
vigore a partire dal prossimo 20 giugno, esattamente a un anno dalla morte del giornalista Miguel Ángel
López Velasco e di parte della sua famiglia.

Traduzione: traduttori Pressenza