La richiesta si inserisce a pieno titolo nella campagna “Disarmo e riduzione spese militari” lanciata dal Movimento Nonviolento al termine della festa per i suoi primi 50 anni (Verona, 22 gennaio 2012).

Dicevamo: “2 giugno, festa della Repubblica: celebriamo l’Italia che ripudia la guerra, chiediamo che le parate militari siano abolite e sfilino solo i cittadini disarmati”.

Sabato 2 giugno, alla mattina, troviamoci davanti alle Prefetture delle nostre città, oppure organizziamo dei sit-in in luoghi significativi ed innalziamo i cartelli con l’articolo 11 della Costituzione, per dire no all’acquisto dei caccia-bombardieri F35, per chiedere di rimuovere l’ostacolo delle enormi spese militari ed avere a disposizione ingenti risorse per dare piena attuazione a tutti i principi fondanti della Costituzione: lavoro, diritti umani, dignità sociale, libertà, uguaglianza, autonomie locali, decentramento, sviluppo della cultura e ricerca, tutela paesaggio, patrimonio artistico, diritto d’asilo per gli stranieri, ed oggi anche concreta solidarietà con la popolazione colpite dal sisma.