Il movimento 15M e le organizzazioni che da decenni si battono per il disarmo hanno previsto nella famosa Puerta del Sol di Madrid vari eventi per spiegare in che modo le spese militari erodono in pratica i bilanci per le spese sociali, come sanità, educazione…tutti quelli per i quali si annunciano forti tagli nel bilancio generale dello stato di quest’anno. Questo in occasione della II Giornata di Azione Globale contro le spese militari, martedì 17 alle 19, alla vigilia dell’inizio del periodo per la dichiarazione dei redditi.

Gli organizzatori vogliono risvegliare nella popolazione la coscienza sulle spese militari, e incoraggiare all’obiezione fiscale per quanto riguarda queste particolari partite contabili.

Questi gruppi, tra i quali Mondo senza Guerre e senza Violenze e l’Assemblea Antimilitarista (ex MOC), hanno lanciato la convocazione nonostante la costante presenza della polizia nella piazza in questione, e proprio quando il governo di Rajoy aveva appena annunciato modifiche al Codice Penale. Queste modifiche, in pratica, prevedono arresti e sostanziose multe con l’accusa di disordine pubblico per chi partecipi a manifestazioni pubbliche, comprese quelle non violente del movimento 15M.

Qui di seguito, il programma previsto per la giornata e il manifesto che l’Assemblea Antimilitarista ci ha fatto pervenire.

PROGRAMMA:

– Performance (1 Pacman “spese militari” mangia i bilanci dell’istruzione, della sanità…)

Conferenze :

– Le spese militari in Spagna. Assemblea Antimilitarista

– Obiezione fiscale in Spagna: come farla, e sue conseguenze. Assemblea Antimilitarista

– Esperienze “occupiamo la base”. NATO Game over e raid. Assemblea Antimilitarista

– Contro lo scudo missilistico in Repubblica Ceca. Mondo senza Guerre e senza Violenze

– Laboratorio di disobbedienza economica. Derecho de Rebelion

– Aiuti militari a tutti i conflitti e Sahara (piattaforma di appoggio al popolo Saharawi)

– Paramilitarizzazione della Colombia

MANIFESTO:

“Stiamo attraversando un periodo di crisi, provocato dalla speculazione finanziaria, che sta causando la distruzione di milioni di posti di lavoro e un aumento della disoccupazione a livelli mai visti. Il numero di persone in situazione di povertà e rischio di esclusione sociale cresce in modo esponenziale, con un allarmante aumento delle disuguaglianze”.

“Mentre la maggior parte della popolazione subisce questo peggioramento delle proprie condizioni di vita, i vari paesi fanno di tutto per tagliare i diritti e le conquiste dei lavoratori e ridurre gli impegni economici di tipo sociale, il che implica, nel migliore dei casi, un abbassamento della qualità delle prestazioni sociali se non addirittua la loro sparizione. Allo stesso tempo, mantengono, se non lo aumentano in maniera occulta, l’apparato militare e di controllo sociale con tutte le spese connesse”.

“Questa crisi non ha implicato tagli al militarismo e al controllo sociale, visto che il 2012 è iniziato con un budget “ereditato” dall’anno precedente, anno nel quale le spese per il Ministero della difesa si dicevano fossero stato abbassate, in teoria, di un 7% rispetto al 2010. In realtà, queste cifre sono assolutamente false. Tra gli Interni, l’Industria e gli Esteri, il bilancio di previsione sale a 17 miliardi, molto di più degli 8,5 miliardi che compaiono nel portafoglio della Difesa”.

“Un esempio: il Ministero dell’Industria aiuta a truccare i bilanci preventivi della Difesa con i cosiddetti “Programmi speciali di armamento”, che hanno generato un debito al quale lo stesso Ministero della Difesa non sa come far fronte, visto che la fattura di questi programmi ammonta a 30 miliardi di euro, circa il 3% del PIL spagnolo”.

“Mentre nella scuola, nella sanità, nei servizi sociali, i tagli sono generalizzati e ampi, non solo gli investimenti nel settore militare non sono stati cancellati, ma addirittura ne appaiono di nuovi, come l’acquisto della 5° fregata F-100 per un importo approssimativo di 4,1 miliardi, o l’aumentato impegno per gli scudi spaziali: all’impegno di permettere l’installazione dello scudo spaziale nella base andalusa di Rota, preso con gli USA da Zapatero, il governo di Rajoy ha deciso di aggiungere almeno una fregata per la marina militare.
Il programma di scudo spaziale provocherà un aumento delle spese militari, sia all’interno dello stato che fuori, e darà un nuovo impulso alla corsa agli armamenti a livello mondiale”.

“Questo puntare sulla militarizzazione, se è da rifutare sempre per le sue conseguenze economiche, sociali, ambientali, etiche e umane, deve esserlo ancor più in un contesto nel quale avviene a costo di tagli che provocano un aumento delle disuguaglianze e condannano la popolazione in situazioni di esclusione sociale e di povertà”.

Per questi motivi, noi gruppi antimilitaristi appartenenti a AA-MOC (Alternativa Antimilitarista-Movimento degli Obiettori di Coscienza) e RANA (Rete nonviolenta e antimilitarista dell’Andalusia) lanciamo un appello ad associazioni, collettivi e movimenti sociali perché aderiscano e partecipino attivamente alla nostra campagna di denuncia delle spese militari, e per la loro abolizione.

“FINE DEI GIOCHI. NÈ UN UOMO, NÈ UNA DONNA, NÈ UN EURO PER LA GUERRA”

Traduzione di Giuseppina Vecchia