Poi la solita minoranza di imbecilli violenti, che voleva appropriarsi della
manifestazione, ha fatto il resto.

Dove sta la democrazia? Un intero continente, milioni di europei non contano nulla di fronte alle
esigenze di bilancio dettate da un’altra minoranza di imbecilli, altrettanto violenti: le banche e gli
speculatori.

Ma noi non staremo a guardare. Non è questa l’Europa che vogliamo.
La nostra aspirazione di un mondo senza più confini nazionali, in cui i popoli siano sempre più uniti
verso una nazione umana universale non sarà offuscata da un manipolo di criminali che gestiscono
l’economia mondiale.
Unione Europea: ma con quale coraggio si può ancora parlare di Unione se i governi di ogni paese
europeo stanno pensando solo a salvare il proprio orticello, anche se questo potrebbe significare lo
sfacelo degli altri? La parola “unione” ha un significato preciso: congiungimento, legame, ma anche
armonia, solidarietà, accordo.
Nel preambolo della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea si legge: “Consapevole del
suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità
umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e
dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza
dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia”.
Ebbene? Dove sta tutto questo nelle parole e nei diktat di politici come Merkel, Monti, Sarkozy, che
si arrogano anche il diritto di parlare in nome dell’UE?

Sbattiamo in faccia a chi sta ordinando la distruzione della Grecia oggi e di altri paesi domani, le
parole della carta dei diritti fondamentali. Se i fatti non corrispondono alle parole, l’unica azione
coerente che potrebbero fare è quella di andarsene al più presto.

Noi, nel frattempo, non siamo disposti a rinunciare al nostro obiettivo: una nazione umana
universale. E oggi noi gridiamo con più forza: l’Europa siamo noi!