Questo il calendario nonviolento 2012 per il disarmo:

25 febbraio, giornata delle “100 piazze d’Italia contro i caccia F-35”: raccoglieremo le firme nelle
piazze delle nostre città, paesi, quartieri

1 marzo, manifestazione a Roma per la consegna delle firme al Governo, con la Rete Italiana
Disarmo

2 giugno, festa della Repubblica: celebriamo l’Italia che “ripudia la guerra”, chiediamo che le
parate militari siano abolite e sfilino solo i cittadini disarmati.

6 agosto, Hiroshima day: iniziative locali, anche nei luoghi di villeggiatura, per il disarmo nucleare.

2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza: celebriamo il compleanno di Gandhi (cioè la
nascita delle nonviolenza politica), con iniziative diffuse su tutto il territorio sul tema del disarmo.

24-30 ottobre, settimana Onu per il disarmo: organizziamo iniziative di “educazione alla pace”
nelle scuole (dalle elementari ai licei) con gli insegnanti e gli studenti.

4 novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale: commemoriamo tutti i morti
di tutte le guerre, con celebrazioni nonviolente davanti alle lapidi e ai monumenti ai caduti: “ogni
vittima ha il volto di Abele”. L’unico vero rispetto per i caduti è quello di evitare le prossime guerre,
con il disarmo.

15 dicembre, quarantesimo anniversario delle legge per l’obiezione di coscienza (1972-2012):
organizziamo un convegno nazionale che coinvolga tutti gli obiettori di ieri e le ragazze e i ragazzi del servizio civile di oggi: “obiezione alla guerra”. L’obiezione di coscienza non è morta con la
sospensione della leva obbligatoria, ma resta il fondamento di una politica nonviolenta basata sul
principio di non-collaborazione e disobbedienza civile.

Il Movimento Nonviolento, in sintonia con molte altre associazioni, reti, movimenti, vuole
concentrare il proprio agire in una vasta campagna volta ad ottenere non solo l’azzeramento del
programma di acquisto degli inutili, dannosi e costosissimi aerei da caccia F-35, ma anche una riduzione quantificabile e progressiva delle spese militari correnti.

Su questo obiettivo chiediamo la partecipazione attiva delle forze sociali, sindacali e dei partiti,
sapendo di avere già il consenso di una gran parte dell’opinione pubblica.
Ci opponiamo alle spese militari non da oggi, e non solo in conseguenza della grave crisi
economica del paese; ci opponiamo ad ogni investimento bellico perchè la guerra è il più grande
crimine contro l’umanità, perchè la Costituzione ripudia la guerra, perchè la guerra è contraria al
comandamento dell’amore.
Sappiamo bene che non basta dirsi contrari alla guerra, bisogna concretamente ridurne le cause e gli
strumenti che la rendono possibile: armi ed eserciti.
La campagna di oggi per il disarmo, è essenziale a prevenire la guerra di domani.

C’è anche un’altra ragione per questa campagna: se riusciremo a rimuovere l’ostacolo delle enormi
spese militari, avremo a disposizione ingenti risorse per dare piena attuazione a tutti i principi
fondamentali della Costituzione, dall’articolo 1 all’articolo 11: il lavoro, i diritti umani, la dignità
sociale, la libertà, l’uguaglianza, le autonomie locali, il decentramento, lo sviluppo della cultura
e della ricerca, la tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, il diritto d’asilo per gli
stranieri, ed infine la costruzione di un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni.
Svuotare gli arsenali (di guerra) e riempire i granai (di pace) è il nostro programma politico.

I singoli amici della nonviolenza, gli aderenti al Movimento, i gruppi territoriali, saranno attivi in
azioni locali e in momenti di mobilitazione nazionale.

La Festa dei 50 anni del Movimento Nonviolento è stata una bella occasione per rinfrescare i
fondamenti costitutivi del passato e per mettere in circolo nuovo entusiasmo per il futuro.
La nonviolenza organizzata ha fatto un passo in avanti.

Dei tre giorni che hanno visto riuniti a Verona amici della nonviolenza provenienti da tutta Italia,
ed anche rappresentanze europee, vogliamo ricordare le importanti relazioni storiche offerte da
Goffredo Fofi, Gianni Sofri e Daniele Lugli, ed il bellissimo film-documentario “In marcia –
elementi di un’esperienza nonviolenta” dei registi Roberta Mani e Roberto Rossi.
Non sono mancati i contributi internazionali con il veterano americano Gerry Condon e Sam
Biesemans dell’Ufficio europeo per l’obiezione di coscienza.
La musica ha avuto ampio spazio con l’apprezzatissimo concerto dei Magical Mystery Orchestra,
e lo spettacolo “Mille papaveri rossi” curato dal critico musicale Enrico de Angelis; la canzone
satirica e antimilitarista è stata rievocata da Fausto Amodei, cantautore già protagonista della prima
Marcia Perugia-Assisi del 1961.
I temi di attualità, nei quali il Movimento Nonviolento è direttamente coinvolto, sono stati trattati da
Giancarla Codrignani (l’obiezione dei militari), Angela Dogliotti (la soluzione dei conflitti), Fulvio
Cesare Manara (la comunicazione), Gianni Tamino (l’ecologia politica), Luisa Morganitini (la pace
in Israele/Palestina).
Dalla Val di Susa è giunto il saluto di Alberto Perino, storico esponente del movimento che si
oppone alla realizzazione del TAV, che ha motivato la necessità della lotta nonviolenta contro un
progetto devastante e inutile.

Ampio spazio hanno avuto le Reti in cui il Movimento è parte attiva con altri:
Ipri-Corpi civili di pace, Rete Italiana Disarmo, Comitato italiano per una cultura di pace e
nonviolenza, difesa e riqualificazione del Servizio Civile volontario.
Nel corso della Festa sono stati presentati l’Archivio documentale (1962-2011) e il fondo dei
Manifesti storici del Movimento Nonviolento, ora consultabili anche in internet grazie al lavoro di
Andrea Maori e Caterina Del Torto.
Infine Daniele Taurino ha dato voce alle esperienze giovanili (formazione, campi estivi, realtà
studentesche) che si sono avvicinate al Movimento Nonviolento anche grazie ai social network (la
pagina Feacebook “Movimento Nonviolento” ed il sito www.nonviolenti.org ).

Ci sono stati anche momenti particolarmente intensi, dedicati a due parole chiave del pensiero
filosofico di Aldo Capitini: la “festa” e la “compresenza”.
Abbiamo fatto “festa” con la degustazione dei tre “vini nonviolenti” (il laziale Cesanese, il
piemontese Nebbiolo, il lombardo Botticino) prodotti dagli amici Mariano Mampieri, Beppe
Marasso, Adriano Moratto, e presentati da Christoph Baker, che ha narrato la nonviolenza
come “amore per la terra” e gusto per le cose belle, la convivialità, l’amicizia, la lentezza, la
riscoperta della nostra umanità solo se inserita in armonia con i ritmi della natura.
Abbiamo vissuto la “compresenza” con il silenzio dedicato agli amici che ci hanno preceduto e
d ora vivono sole nella dimensione spirituale: Aldo Capitini, Lorenzo Milani, Emma Thomas,
Giovanni Giuseppe Lanza del Vasto, Danilo Dolci, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Tonino
Bello, Sirio Politi, Myrtle Solomon, Achille Croce, Birgitta Ottosson, Davide Melodia, Alexander
Langer, Piergiorgio Acquistapace, Luca Magosso, Marco Baleani, e tante altre amiche e amici della
nonviolenza che partecipano comunque al progetto di una realtà liberata.

La Festa si è conclusa con l’avvio della campagna per il disarmo e la riduzione delle spese militari.

Mao Valpiana, presidente

Raffaella Mendolia, segretaria

Pasquale Pugliese, segretario