Il colpo di stato dello scorso 28 giugno in Honduras ha suscitato una forte reazione delle organizzazioni della società civile che difendono i principi della democrazia. Una di esse è Avaaz.org, comunità di cittadini organizzati in modo virtuale. Tale organizzazione effettua molteplici campagne di presa di coscienza a favore di un mondo pacifico. In questo caso, mobilitano tutti i cittadini dell’America latina con l’obiettivo di evitare che la rottura del sistema democratico in Honduras si ripeta in altri paesi della zona. “Se l’ordine costituzionale non viene ristabilito, le fragili democrazie di paesi vicini potrebbero soffrire un effetto ‘domino'”, afferma lo staff di Avaaz.
Attraverso una campagna di diffusione di massa che utilizza come mezzo principale la rete Internet, l’organizzazione spiega che “la crisi politica in Honduras potrebbe mettere a rischio il progresso democratico raggiunto nell’arco di questi anni in America Latina. Firma la petizione sollecitando il ritorno dell’ordine costituzionale e portiamo la nostra voce sui tavoli del negoziato”. Per Avaaz non ha importanza se il presidente deposto Manuel Zelaya ha commesso degli errori, afferma che è inaccettabile qualsiasi governo che acceda al potere con la forza.
“Presentiamo una dichiarazione di massa di cittadini che sollecitano il ritorno dell’ordine costituzionale ed inviano un chiaro avvertimento ai leader militari della regione che intendano seguire l’esempio dell’Honduras”, spiegano nel comunicato. Contemporaneamente mettono in risalto l’importanza delle associazioni internazionali come la OEA e dei capi di Stato che hanno condannato il governo di fatto honduregno, capeggiato dal golpista Roberto Micheletti, che non è stato riconosciuto dalla comunità internazionale.

Maggiori informazioni: http://www.avaaz.org/es/honduras_democracy