Scaricabile liberamente in Pdf, «Insegnamenti sulle guerre» è una pubblicazione della casa editrice statunitense Rethinking Schools («Ripensare le scuole»). Quando le guerre vanno per le lunghe, hanno spiegato i responsabili della pubblicazione, «notiamo un silenzio assordante». I libri di storia utilizzati nelle scuole, come i servizi dei grandi media, sembrano diffusi dai propagandisti del Pentagono. Un agile manuale di storia critica li mette brutalmente in discussione.

Jody Sokolower stava insegnando nella classe nona di studi sociali l’11 settembre 2011. Ha fatto notare che:”Gli insegnanti progressisti della mia scuola e in tutto il paese sono stati profondamente coinvolti nel cercare come impegnare gli studenti negli argomenti di pensiero critico e di giustizia sociale creati dall’11 settembre”. “La stessa cosa valeva prima delle invasioni statunitensi dell’Afghanistan e poi dell’Iraq. Abbiamo fatto delle riunioni, abbiamo preparato un curriculum, abbiamo parlato con gli studenti di andare alle manifestazioni”, ha detto la Sokolower.

La Sokolower è la curatrice di un nuovo curriculum, Teaching about the Wars, [Insegnamenti sulle guerre] pubblicato da Rethinking Schools, per farlo coincidere con il decimo anniversario dell’invasione dell’Iraq. Rethinking Schools è una casa editrice indipendente, che pubblica, senza scopo di lucro, materiali e curricula educativi che pongono l’accento sull’uguaglianza e la giustizia sociale.

Che cosa ha motivato questa raccolta? La Soklower dice che quando le guerre in Medio Oriente vanno per le lunghe, ha notato un silenzio assordante.

La guerra infinita? Una tappezzeria

Gli insegnanti che non si sognavano di ignorare la strada ferrata sotterranea o la Guerra Ispano-Americana, non insegnavano ai loro studenti le radici delle guerre statunitensi contro l’ Iraq e l’Afghanistan o l’uso attuale dei droni in Pakistan e in Yemen”, ha detto. “E’ come se avessimo accettato la guerra infinita come un fatto inevitabile, come se facesse parte della tappezzeria”.

Teaching about the Wars, contesta anche i modi in cui i libri di testo trattano la guerra degli Stati uniti in Iraq. Bill Bigelow, redattore del Curriculum Rethinking Schools , ha scritto l’articolo: Ten Years After: How Not to Teach About the Iraq War [Dieci anni dopo: come non insegnare la guerra in Iraq], che ha esaminato uno dei libri di testo comunemente usati dei distretti scolastici di tutto il paese: Modern World History, La storia del mondo moderno], di Holt McDougal. “La sezione di Modern World History che tratta la guerra degli Stati Uniti con l’Iraq potrebbe essere stata benissimo scritta da propagandisti del Pentagono”, scrive Bigelow.

Il mito degli Usa, forza per la giustizia

“Imitando i notiziari della rete televisiva Fox, proprio la prima frase della sezione riguardante la guerra in Iraq, appaia gli attacchi dell’11 settembre a Saddam Hussein. Il libro presenta la marcia verso l’invasione come giustificata e inevitabile….”. Bigelow ha riferito a War Times che i libri di testo come questo sono “uno dei molti modi in cui si insegnano agli studenti le realtà della guerra e in cui si alimenta il mito che gli Stati uniti sono una forza per la giustizia nel mondo – che pianta già i semi ideologici di una guerra futura.

“Naturalmente le grosse imprese che producono testi come Modern World History non hanno interesse a promuovere il tipo di pensiero critico che potrebbe suscitare domande sulle politiche interventiste del nostro governo – o specialmente sulla grandi disuguaglianze di ricchezza e potere che tali politiche intendono incoraggiare”, dice Bigelow. “Holt McDougal, la casa editrice del libro, è proprietà della Houghton Mifflin Harcourt, un gigante dell’editoria, che ha vendite annuali di più di 1 miliardo di dollari”.

Il contributo di Howard Zinn

Questo è il motivo per cui è necessario che creiamo e distribuiamo materiali che aiutino gli insegnanti non soltanto a “insegnare cose non comprese nei libri di testo”’ ma a insegnare in modo opposto al libro di testo”, ha sottolineato Bigelow. Teaching about the Wars, fa proprio questo. Divisa in cinque capitoli, l’antologia comprende articoli e lezioni pratiche che non solo trattano il modo in cui le guerre si sono svolte, ma guardano le guerre anche da molteplici punti di vista, compresi due che non si trovano nei libri di testo: le voci dei reduci e le voci di chi si oppone alla guerra, e le voci del popolo dell’Iraq e dell’Afghanistan. Queste prospettive danno un volto umano alle statistiche sconvolgenti di morti e di vittime.

Tra gli autori che hanno contribuito ci sono: Bigelow, educatori come Kelley Dawson Salas, Hyung Nam e Ann Pelo, il reduce e pacifista Camillo Mejia, la giornalista Margot Pepper, il capo del sindacato insegnanti Bob Peterson, il professore della Facoltà dell’Educazione, Dottor Özlem Sensory, e il defunto storico e scrittore Howard Zinn, e altri.

“E’un contributo – soltanto un inizio, in realtà, – verso una conversazione tra educatori riguardo all’insegnamento della giustizia sociale delle guerre in Medio Oriente – dice la Sokolower – Abbiamo incluso il curriculum per le classi elementari, medie e superiori, con molte attività interattive, progetti di scrittura, e risorse. Speriamo che questi articoli stimoleranno gli insegnanti a sviluppare il curriculum e a insegnare più cose riguardo a questi argomenti cruciali.

Felicia Gustin

Teaching about the wars è disponibile sia in formato PDF scaricabile, che in versione pronta per metà aprile.