“Concordo con la valutazione del ministro
della Giustizia, Paola Severino, di istituire a Palermo una sede
periferica dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia.”

“A
Palermo e in Sicilia c’è la più alta concentrazione di beni
sequestrati e confiscati, di cui la maggior parte, purtroppo, rimane
inutilizzata a causa della burocrazia o della mancanza di risorse
necessarie per rendere i beni produttivi. Si tratta di uno
straordinario patrimonio di risorse che potrebbe essere sfruttato da
associazioni e cooperative per creare lavoro e fornire servizi di
pubblica utilità ai cittadini. Ci sono beni che a Palermo potrebbero
diventare ludoteche, asili nido, biblioteche, parchi… Inoltre,
riuscire a riutilizzare i beni confiscati sarebbe un importante
segnale di riscatto dal condizionamento mafioso e di promozione della
cultura della legalità in una terra che ha pagato un prezzo altissimo
nella lotta alla mafia”.