Nel messaggio per la 59a Giornata mondiale della pace, Papa Leone XIV denuncia la corsa al riarmo fino a proporre un “disarmo integrale”. Arriva a citare le cifre del Sipri sull’aumento delle spese militari del 9,4% rispetto all’anno precedente per arrivare a una cifra complessiva di 2.718 miliardi di dollari (il 2,5% del PIL mondiale).

Mi chiedo se i politici cattolici saranno capaci di riflettere e meditare per poi agire di conseguenza rifiutandosi di votare i programmi di crescita della spesa per nuovi sistemi d’arma, di negare il proprio voto agli incentivi previsti in finanziaria per le aziende di armi e di interrompere questa spirale di morte.

Il Papa arriva a denunciare “le campagne di comunicazione e programmi educativi, in scuole e università, così come nei media, che diffondono la percezione di minacce e trasmettono una nozione meramente armata di difesa e di sicurezza”. E poi denuncia l’appalto che questa maldestra politica della sicurezza e della difesa ha effettuato all’intelligenza artificiale e a ogni altra forma di tecnologia e cibernetica in grado di colpire con più efficienza e senza controllo umano diretto, gli obiettivi da eliminare. Altro che post-umano, siamo all’antiumano.