Domenica 23 novembre, alle ore 11, il Comitato Difesa Parco Nord – No Aeroporto Commerciale convoca un presidio davanti all’ingresso dell’Aeroporto di Bresso “Franco Bordoni Bisleri” all’incrocio tra via Gramsci e via Matteotti.
L’aeroporto sarà affidato in gestione totale, dal 1° febbraio 2026, alla società in-house ENAC Servizi S.r.l. Unipersonale a cui è stato dato il compito di sviluppare la Regional Air Mobility (RAM), una rete nazionale di scali di aviazione generale come quello di Bresso.
Questo progetto aprirebbe gli aeroporti demaniali statali territoriali a voli commerciali nell’ambito della mobilità aerea territoriale tramite l’utilizzo di velivoli di massimo 19 passeggeri con un raggio d’azione che varia dai 300 a 600 chilometri.
L’autorizzazione all’effettuazione di questi voli commerciali sarebbe rilasciata da ENAC stessa che, dovendo porre il veto su procedimenti della sua stessa società in-house, si troverebbe in una evidente posizione di conflitto d’interessi.
Per quanto riguarda l’aeroporto di Bresso, è attualmente in vigore il Protocollo di intesa del 31 luglio 2007 che esclude tassativamente opere o interventi che configurino un potenziamento della capacità di traffico. Lo stesso Piano di Riassetto Aeroportuale, redatto dall’ENAC nel 2005, sottolineava come lo scopo fosse intervenire senza produrre impatti significativi sul territorio circostante ed escludendo qualsiasi modifica dell’utilizzo dell’infrastruttura o incremento di traffico e quindi anche di inquinamento acustico o atmosferico.
A sottoscrivere quel documento furono: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Trasporti Regione Lombardia, Provincia di Milano, Agenzia del Demanio, Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Milano, Consorzio Parco Nord Milano.
Ecco perché il Comitato Difesa Parco Nord – No Aeroporto Commerciale convoca questo presidio e si oppone sia alla Regional Air Mobility che a qualsiasi violazione del Protocollo d’Intesa del 2007.
Bresso, 22 novembre 2025
La prossima settimana, sabato 28 novembre, a partire dalle 17:00, a Siena presso i locali dell’Auditorium di San Miniato in via Berlinguer 23/B, si terrà l’iniziativa “Grande confusione ad un passo dal cielo: infrastrutture e aeroporti a Siena e dintorni” a cura dell’Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio.
Queste due entità civiche sono solo le prime ad organizzare iniziative politiche ma saranno molti i comitati e le associazioni in tutta Italia che si opporranno alla società in-house ENAC Servizi S.r.l. Unipersonale a cui è stato dato il compito da parte di Enac di sviluppare la Regional Air Mobility (RAM), una rete nazionale di scali di aviazione generale.
La Rete Comitati No RAM comprende ad oggi il Comitato Difesa Parco Nord – No Aeroporto Commerciale, il Comitato AmpugnaNo, l’Associazione per un Uso Sociale di Ampugnano, l’Associazione Lupus in Fabula di Fano e il gruppo Sorvolati di Forlì ma è destinata ad allargarsi in futuro.
Infatti, nel contratto di programma 2025-2027 tra ENAC ed ENAC Servizi si legge che ENAC Servizi è lo strumento organizzativo attraverso cui ENAC provvede alla conduzione delle infrastrutture insistenti sugli aeroporti demaniali statali territoriali, e al loro sviluppo, e che tra gli obiettivi figura lo sviluppo delle rotte regional mobility sugli aeroporti di Arezzo “Molin Bianco”, Capua “Oreste Salomone”, Novi Ligure “Eugenio Mossi”, Pavullo nel Frignano “Giulio Paolucci”, Siena Ampugnano (in gestione ENAC Servizi dal 1° luglio 2025); Belluno “Arturo dell’Oro”, Fano “Enzo Omiccioli”, Ferrara “San Luca”, Foligno “Giorgio Franceschi”, Lugo di Romagna “Francesco Baracca”, Ravenna “Gastone Novelli” (in gestione ENAC Servizi dal 1° novembre 2025), nonché Palermo Boccadifalco, Udine Campoformido, Varese Venegono, Verona Boscomantico, Milano Bresso “Franco Bordoni Bisleri”, elisuperficie di Anacapri, Viterbo, Latina (in gestione ENAC Servizi dal 1° febbraio 2026),
Questo progetto aprirebbe gli aeroporti demaniali statali territoriali a voli commerciali nell’ambito della mobilità aerea territoriale tramite l’utilizzo di velivoli di massimo 19 passeggeri con un raggio d’azione che varia dai 300 a 600 chilometri.
L’autorizzazione all’effettuazione di questi voli commerciali sarebbe rilasciata da ENAC stessa che, dovendo porre il veto su procedimenti della sua stessa società in-house, si troverebbe in una evidente posizione di conflitto d’interessi.










