Il Partito della Rifondazione Comunista (Trieste) ritiene che le cupe manifestazioni di sparuti militanti di estrema destra (4 e 8 novembre scorsi) e il continuo non intervento, se non per dichiarazioni sconcertanti, da parte dell’attuale sindaco di Trieste intorno al tema delle migrazioni siano parte di uno stesso progetto. In piazza, poche decine di militanti straparlano di “remigrazione”, mentre l’attuale amministrazione del Comune di Trieste, della stessa destra (altro che “liberali moderati”), lascia che la situazione delle persone migranti peggiori sempre di più, semplicemente non intervenendo, se non con discorsi contigui a quelli degli estremisti.
In Piazza della Libertà, invece, e in Porto vecchio ogni giorno si “manifesta” solidarietà concreta con esseri umani provenienti da altri mondi e giunti a Trieste, il più delle volte per andare altrove. Lo ribadiamo: essi fuggono da situazioni di guerre, di repressione fondamentalista e di sfruttamento capitalistico che soprattutto nell’Occidente trovano le cause dirette, insieme alla violenza esercitata dalle classi dirigenti e dalle polizie dei Paesi di provenienza. Le quotidiane “manifestazioni”in Piazza Libertà di Linea d’Ombra, NoNameKitchen, Fornelli resistenti, scout di ogni parte d’Italia e altre/i sono infinitamente più numerose, pur se a volte insufficienti a rispondere a tutte le domande poste: le volontarie e i volontari non prestano solo soccorso, così sostituendosi alla colpevole assenza delle istituzioni cittadine, ma creano relazioni, umane e politiche, scambiandosi idee e raccogliendo storie. La “remigrazione” è una pura stupidaggine fascista; la solidarietà attiva è il volto positivo della nostra città e del nostro Paese.
Gianluca Paciucci
Partito della Rifondazione Comunista (Trieste)










