Il capitale umano della nonviolenza cresce risoluto e giusto a vista d’occhio, rifiuta il silenzio e mette a nudo le radici di un male radicato nei Paesi del mondo, che re-spirano e lasciano asfaltare i corridoi della salute con cicli alterni di una ci-viltà barbarica.

Il capitale umano della nonviolenza condanna il capo dei capi che scarica l’ira furibonda sui naviganti, vittime disarmate e umiliate da chi riesce ad ingoiare i massacri e gli aiuti ammucchiati, bloccati e guardati a vista da tiratori scelti.

Il capitale umano della nonviolenza soc-corre incontro a quel che resta dei palestinesi senza beni e senza difese che sentono il peso di un criminale sentenziato e rin-graziato dagli amici complici, pronti a concedere la pace perpetua rinfrescata da un Piano-vuoto… da riempire.

Il capitale umano della nonviolenza solca le acque internazionali, nelle ore del giudizio avventato di chi procede a passi d’oca… chiodati e se ne infischia della memoria dei popoli, che vogliono trasformare l’odio in amore socialmente utile e perenne.