Nella giornata di venerdì 14 marzo il Ministro Valditara ha visitato l’Educandato Uccellis del centro di Udine, una scuola “d’eccellenza”, una scuola infatti lontanissima da quella che è la realtà del Centro Studi del capoluogo friulano, uno degli istituti meglio finanziati di tutta la regione ed una scuola che certamente non rispecchia la vera condizione dell’istruzione in Friuli Venezia Giulia.
Non ha visitato difatti le scuole più numerose: il Liceo Artistico Sello con le quattro sedi sparse, senza spazi di aggregazioni e che cadono a pezzi, l’ ISIS Stringher che fa lezione nei container, l’IPSIA Ceconi in cui gli studenti da anni chiedono delle macchinette per acqua o cibo ma che non vengono concesse perché “non c’è personale ATA”.
Sono queste le scuole udinesi, dove gli studenti faticano a correre dietro al carico di studi e la classe docente precaria non ha gli strumenti per sostenere un carico burocratico esorbitante.
Come Unione degli Studenti non ci stupiamo che il Ministro continui a portare nelle scuole la retorica del merito, che dietro la patina dell’”eccellenza” nasconde le profonde disuguaglianze sociali che ancora stanno alla base della scuola italiana.
“Mentre a Udine si svolgeva la solita passerella politica di autorità ed istituzioni che senza preavviso (onde evitare le contestazioni che stanno seguendo il Ministro in tutte le scuole che visita) andavano a visitare una scuola tutta preparata dell’occasione ” dichiara Beatrice Bertossi Coordinatrice dell’Unione degli Studenti Friuli Venezia Giulia “ noi da mesi aspettiamo delle risposte dall’Assessora Rosolen sui veri problemi delle scuole friulane, la rappresentanza dei Centri di Formazione Professionale, il raddoppiamento dei fondi alle scuole paritarie a discapito della scuola pubblica, l’edilizia scolastica e il benessere psicologico” .
Invece di fare passerelle politiche parlate con gli studenti, incontrate le parti sociali: ascoltate e coinvolgere chi la scuola la vive, le scuole reali non quelle d’eccellenza.










