Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, il 26 Febbraio, è stato in visita al Liceo Scientifico “Galilei” di Ancona per partecipare all’evento “Il Futuro nella Tradizione” organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche.

L’incontro, rivolto agli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado, a cui erano presenti anche le autorità cittadine e del territorio, aveva lo scopo di illustrare agli studenti e alle studentesse le novità introdotte dalla nuova riforma della scuola.

Il Ministro è stato ospitato in una scuola completamente blindata e militarizzata, in cui neppure gli stessi studenti frequentatori sono potuti entrare a causa delle misure di sicurezza estremamente restrittive.

Gli studenti e le studentesse presenti non hanno potuto interloquire liberamente con le autorità presenti: le domande sono state accuratamente selezionate dalla segreteria del Ministero diversi giorni prima.

Agli studenti medi, che i giorni prima hanno partecipato alle prove per l’evento, è stata negata la possibilità di fare interventi o porre domande al Ministro, in quanto non sarebbero state precedentemente visionate e sottoposte ad approvazione.

Le istituzioni sono state accolte da una parata impregnata di retorica nazionalista e da giovani studenti sempre più svuotati di senso critico, ridotti a meri ascoltatori e uditori.

Questo è solo uno dei tanti episodi di militarizzazione, di repressione, e di negazione di spazi democratici all’interno delle scuole, che ormai da diversi anni a questa parte si stanno facendo sempre più frequenti, come le nuove misure e riforme che inaspriscono i voti in condotta e le pene contro ogni manifestazione di dissenso anche pacifica da parte degli studenti.

La scuola è sempre più priva di contenuti culturali e politici.

I contenuti discussi negli ,spazi sempre più rari, di autogestione della componente studentesca, come le assemblee e i comitati, sono in larga parte veicolati dai Dirigenti e la partecipazione è stata pressoché azzerata.

Questo quadro, dalla nuova riforma Valditara, con la revisione dei programmi che privilegiano “la storia dell’Italia, dell’Europa, dell’Occidente” e che utilizzano la grammatica per “iniziare allo studio della regola”, al clima rigido ed autoritario, alla privazione degli spazi e dei momenti di autogestione e di confronto libero tra pari, evidenzia una volontà ben precisa di questo governo e in generale delle nuove classi dirigenti:

Creare generazioni di cittadini e di lavoratori sempre meno consapevoli, svuotate di ogni contenuto politico e culturale, prive di spirito critico e disposti a chinare la testa di fronte ad ogni ingiustizia.

Oggi però non sono mancate le voci di dissenso, che hanno detto con decisione: “noi non ci stiamo: la scuola che vogliamo creare è un’altra”.

I collettivi studenteschi liceali, insieme agli studenti universitari e ad alcuni professori, hanno indetto un presidio davanti al Liceo Galilei per rivendicare l’opposizione ad un modello di scuola sempre più vittima delle logiche di un mercato del lavoro marcio e privo di ogni tipo di sicurezze.

Istruitevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi perché abbiamo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra forza.”

-Antonio Gramsci