Ieri sono entrati nella Striscia di Gaza, dai tre valichi, 903 camion. Soprattutto importanti sono i carichi di carburante per l’avvio degli ospedali. L’UNRWA ha dichiarato di aver preparato 4 mila camion carichi di cibo e acqua. L’organismo dell’Onu per i profughi palestinesi ha annunciato che opererà a Gaza, malgrado il divieto dell’esercito israeliano. L’altro pericolo per gli aiuti è la presenza di bande di ladri armati che prendono possesso dei camion sulla strada verso i centri di distribuzione. Il fenomeno è diminuito da quando i soldati israeliani si sono ritirati ed è stata impiegata la polizia palestinese.
In Sinai, sono stati messi in allerta gli ospedali per ricevere i casi difficili dei feriti di guerra, che negli ospedali di Gaza non sarebbe possibile curare. Secondo una stima del Ministero della Sanità palestinese, sono circa 25 mila i casi critici che avrebbero bisogno di evacuazione d’emergenza.
I criminali di guerra scappano
La radio dell’esercito israeliano ha confermato che un soldato in vacanza in Spagna è oggetto di indagini per crimini di guerra, in seguito alla denuncia dell’organizzazione belga Fondazione Hind Rajab. Secondo fonti militari di Tel Aviv sono state intentate 50 cause e aperte almeno 30 inchieste giudiziarie in 10 Paesi, anche se finora non ci sono stati arresti, per la fuga degli elementi interessati. I consolati israeliani sono stati mobilitati per dare assistenza ai presunti criminali oggetto di indagine, soprattutto nei Paesi considerati “non amici”.










