Nella Giornata Internazionale per i Diritti Umani del 10 Dicembre è stata organizzata in decine e decine di ospedali italiani una mobilitazione promossa da Sanitari per Gaza e Digiuno per Gaza in solidarietà per i colleghi palestinesi: medici, sanitari, tecnici di radiologia uccisi durante il proprio lavoro da parte dell’esercito israeliano.

Non solo: attualmente ci sono decine di operatori sanitari detenuti illegalmente da parte di Israele, senza nessuna denuncia formale, e chi è uscito dalle carceri israeliane racconta di condizioni terribili di detenzione segnati da violenze e torture.

Invito tutti a guardare il film documentario “Gaza: octors under attack”, che spiega meglio delle nostre parole l’orrore subito dagli operatori sanitari palestinesi durante il proprio lavoro.

Di tutto ciò chiediamo ragione, sempre nel nostro tentativo di portare Israele a rispettare le convenzioni internazionali, i Diritti Umani, il rispetto della vita.

Purtroppo, durante questa manifestazione del 10 Dicembre, che pure ha visto la partecipazione di tanti ospedali italiani, ci siamo accorti che la sensibilità nei confronti del popolo palestinese si sta affievolendo.

Questa finta Pace, portata avanti da Trump, che in realtà non è neanche una tregua, ha distolto l’attenzione sul dramma del popolo palestinese.

Eppure si continua ad uccidere, in questa “pace” non sono stati coinvolti i palestinesi e soprattutto non c’è giustizia ed è quello che chiediamo come operatori sanitari, ma soprattutto come esseri umani.

Inoltre continuiamo a ripetere, come abbiamo fatto mercoledì scorso, di liberare i colleghi ancora detenuti nelle carceri israeliane, chiediamo giustizia per il popolo palestinese e chiediamo all’Italia di riconoscere lo Stato di Palestina e di interrompere qualsiasi collaborazione militare, scientifica ed economica con lo Stato di Israele.

Dal basso bisogna portare avanti la campagna Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni su tutti fronti.

Foto di Sanitari per Gaza

*Medico Infettivologo dell’Ospedale Spallanzani di Roma, mesi fa, in un’analoga iniziativa, venne aggredito da tre sionisti mentre usciva dal suo ospedale con la bandiera palestinese.