Uniti per un buon governo. L’Ordine degli Avvocati di Lima, guidato dal decano Raúl Canelo, e decine di istituzioni della società civile organizzata hanno firmato l’Accordo Storico Cittadino (AHC) per sconfiggere la criminalità organizzata, difendere la vita e ripristinare lo Stato sociale di diritto, in un’alleanza che cerca vie d’uscita alla crisi politico-sociale che sta attraversando il Perù.
La prima assemblea si è tenuta mercoledì 10 dicembre presso la sede dell’Ordine degli Avvocati di Lima e ha ottenuto una massiccia risposta da parte della società civile organizzata, con la partecipazione alla firma di rappresentanti di varie organizzazioni sociali, centrali sindacali, piattaforme cittadine, associazioni imprenditoriali e di piccole e medie imprese, lavoratori autonomi, comunità contadine, organizzazioni giovanili e universitarie, famiglie delle vittime della criminalità, tra gli altri.
“Siamo in una vera e propria dittatura”
L’Accordo Storico Cittadino (AHC) è un punto d’incontro per la ricerca di un denominatore comune per la difesa del Paese.
“È in gioco la democrazia. Attualmente siamo in una vera e propria dittatura, dove gli organi di tutela sono autonomi solo sulla carta. ‘Cambiamo la legge e non saremo più perseguiti’ è il modo comune di fare politica e non si considera che ciò avvantaggi la criminalità comune. Oggi, con le leggi a favore del crimine, 50 reati sono stati esclusi dal crimine organizzato, tra cui l’estrazione mineraria illegale”, ha denunciato il decano Canelo Rabanal.
Ha aggiunto che tra le azioni da intraprendere vi è la presentazione di un disegno di legge per ripristinare le leggi abrogate. Inoltre, il caso della procuratrice Delia Espinoza (oggi considerata l’“avvocata dei cittadini”) passerà nelle mani della Corte Interamericana dei Diritti Umani e saranno creati gruppi di lavoro, in base alle affinità. Sarà aperto un modulo elettronico per continuare ad aderire e saranno inviate comunicazioni all’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) sulla situazione del Paese.
“I diritti umani stanno scomparendo, per questo è necessario proteggere elezioni trasparenti. Bisogna porre un freno, un accordo storico con la firma continua dei settori democratici che si oppongono a questo Stato corrotto. Dobbiamo vivere in un Paese con giustizia e libertà. Ora basta”, ha affermato.
Per quanto riguarda le manifestazioni sociali, Rabanal ha dichiarato: «Le leggi repressive che sono state emanate, come lo Stato di Emergenza, sono rivolte alla Generazione Z. Si stanno emanando leggi per impedire alla gente di uscire a protestare, violando palesemente la Costituzione che sancisce la libertà di associazione, di opinione e di espressione. Il CAL è vigile e, avendo iniziativa legislativa, presenteremo i disegni di legge necessari e, insieme a voi, eserciteremo pressione popolare proprio per porre fine a questa situazione di abuso”.
Spirito resiliente
Alfonso Cotera, rappresentante della Piattaforma per la Democrazia, ha sottolineato che “di fronte a questo scenario, noi firmatari rivendichiamo lo storico spirito resiliente per superare la crisi. Il Perù ha bisogno di un patto etico democratico con una democrazia inclusiva”.
Gli organizzatori hanno incoraggiato i cittadini a sottoscrivere e partecipare ai gruppi di lavoro dell’Accordo Storico dei Cittadini sui seguenti temi: difesa delle istituzioni democratiche, lotta alla criminalità, osservazione elettorale, giustizia e risarcimenti alle vittime, riforma costituzionale, sviluppo delle capacità territoriali e Perù resiliente.
Visitate il seguente link dell’AHC: Ecos Latinos: https://www.facebook.com/share/v/17w27XVbiF/
Traduzione dallo spagnolo di Stella Maris Dante. Revisione di Thomas Schmid.
Qui sotto slideshow dell’accordo e della cerimonia di firma.










