Una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista ha incontrato questa mattina il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen.
“Nel rimarcare la nostra incondizionata solidarietà alla causa palestinese – hanno commentato Maurizio Acerbo e la responsabile esteri Anna Camposampiero – con franchezza abbiamo espresso il nostro giudizio critico sulla strumentalizzazione da parte del governo Meloni della sua partecipazione alla festa di Atreju. Il governo italiano non ha ancora riconosciuto lo Stato di Palestina, si astiene all’ONU sull’UNRWA, l’Agenzia che dal 1949 si occupa dei rifugiati, non interrompe le forniture belliche a Israele. Comprendiamo le esigenze diplomatiche dell’Anp in un momento in cui il governo e il parlamento israeliano minacciano, dopo aver raso al suolo Gaza, di annettere la Cisgiordania.
Il Presidente Abu Mazen ha ringraziato Rifondazione Comunista per il costante impegno di lunga data a sostegno del popolo palestinese e ha espresso l’auspicio che l’Italia partecipi alla forza multinazionale per passare alla seconda fase della tregua a Gaza.
Abbiamo ribadito al Presidente il giudizio negativo sull’azione del governo di Meloni, Tajani e Salvini per la loro plateale vicinanza a Netanyahu e la nostra convinzione che lo stesso invito ad Atreju sia stato un modo per fronteggiare l’indignazione di milioni di italiani per la complicità con il genocidio. Da questo punto di vista lo riteniamo una vittoria del movimento di solidarietà. Abbiamo per questo espresso al presidente Abu Mazen la volontà di continuare la nostra azione di critica al governo – che abbiamo anche denunciato alla Corte Penale Internazionale – e la mai interrotta attività di solidarietà internazionalista con il popolo palestinese e lo abbiamo informato sul nostro impegno nella campagna per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri palestinesi. Saremo in Piazza Vittorio oggi pomeriggio alle 14,30 a Roma e ci saremo sempre, dovunque sventolerà una bandiera palestinese, simbolo della lotta per il diritto di autodeterminazione dei popoli.”
Partito della Rifondazione Comunista










