Gli eventi accaduti in questi ultimi mesi dopo l’incontro internazionale virtuale del 2 novembre hanno portato le varie realtà (associazioni, comitati, il mondo dell’educazione e dell’università) della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza) a porsi una profonda domanda: è possibile organizzare una Marcia Mondiale nell’ambito della propria città? E’ evidente che il riarmo, la militarizzazione, il pericolo concreto di un’escalation militare che porti a una guerra globale, la sofferenza crescente di sempre più persone a causa della guerra e del cambiamento climatico, della diseguaglianza e della disattenzione ai problemi reali dell’umanità stiano aumentando e abbiano dimensioni ancora più preoccupanti di quelle che denunciamo fin dalla Prima Marcia del 2009.
Ci siamo chiesti quale potesse essere una risposta da parte di questo nostro ambito, questa straordinaria convergenza di intenti che ha unito tanti pacifisti e nonviolenti in tante parti del mondo e che risuona, per esempio, con la grande mobilitazione mondiale a favore dell’azione nonviolenta per la Palestina.
Abbiamo pensato dunque che fosse necessario anticipare la Quarta Marcia (che doveva realizzarsi nel 2029, cinque anni dopo la terza) e concentrarla in un’azione precisa, di grande forza, che si svolgerà dal 21 settembre al 4 ottobre 2026 contemporaneamente in tutte le città e i Paesi del mondo dove la Marcia sia già passata o dove sia possibile organizzare un evento. Scegliamo questo periodo significativo tra la Giornata Internazionale della Pace e la Giornata Internazionale della Nonviolenza, che sono i nostri naturali punti di riferimento.
Sperimenteremo quel concetto già rodato nelle altre Marce della contemporaneità delle azioni e concentreremo i nostri sforzi in quel momento per creare una eco in tutto il pianeta che non possa essere ignorata.
In ogni caso ci stiamo già mobilitando fin dalla fine della Terza Marcia per tenere viva la fiaccola delle idee e delle azioni che portiamo avanti e delle proposte che abbiamo fatto e la cui vigenza ci pare ogni giorno più decisiva: il disarmo nucleare con la diffusione del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (siamo a 83 secondi dalla catastrofe nucleare), la riforma dell’ONU, l’obiezione alla guerra, lo sviluppo della cultura della nonviolenza e dell’educazione alla nonviolenza, l’azione urgente per la cura del pianeta, l‘impegno etico nell’uso della scienza e della tecnologia.
Comitato Promotore della Quarta Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza










