“Non crediamo alle rassicurazioni date da Enac Servizi Srl e riteniamo le nostre preoccupazioni fondate e legittime. Ecco perché andremo avanti con la nostra protesta e abbiamo deciso di lanciare una raccolta firme in tutti i Comuni interessati dal traffico aereo intorno a Bresso. – dichiara il Comitato Difesa Parco Nord No Aeroporto Commerciale – Inoltre, entro gennaio inviteremo tutte le istituzioni, i Sindaci, Enac ed Enac Servizi Srl ad una assemblea pubblica sulla difesa del Parco Nord e del Protocollo del 2007”.
Il Comitato Difesa Parco Nord – No Aeroporto Commerciale, alla luce delle audizioni di ieri in Regione Lombardia, ribadisce la sua completa contrarietà alla Regional Air Mobility e a qualsiasi violazione del Protocollo d’Intesa del 2007 relativo all’Aeroporto di Bresso “Franco Bordoni Bisleri”.
Al fianco del Comitato, ieri mattina erano presenti all’audizione il Sindaco di Bresso Simone Cairo, il Vice Sindaco di Cusano Milanino Mario Zanco e di Cinisello Balsamo Giuseppe Berlino, il Presidente di Parco Nord Milano Marzio Marzorati, il promotore del Comitato Difesa del Parco Nord Arturo Calaminici, l’Assessore Elena Grandi del Comune di Milano e i rappresentanti di Città Metropolitana di Milano, che hanno espresso in maniera univoca le loro preoccupazioni sull’impatto che questa eventuale decisione avrebbe per l’inquinamento acustico, ambientale e per la sicurezza dei comuni limitrofi già densamente abitati. Gli auditi hanno, inoltre segnalato l’aumento dei voli dallo scalo milanese.
“Sull’aeroporto di Bresso è, inoltre, attualmente in vigore il protocollo d’intesa firmato nel 2007 e sottoscritto da molti enti, tra cui la presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Trasporti, la Provincia di Milano e i Comuni coinvolti. – ha precisato il Sindaco di Bresso Simone Cairo – Tale protocollo esclude opere o interventi che potenzino ulteriormente la capacità di traffico aereo”.
Il Protocollo di intesa è attualmente in vigore dal 31 luglio 2007 ed esclude tassativamente opere o interventi che configurino un potenziamento della capacità di traffico. Lo stesso Piano di Riassetto Aeroportuale, redatto dall’ENAC nel 2005, sottolineava come lo scopo fosse intervenire senza produrre impatti significativi sul territorio circostante ed escludendo qualsiasi modifica dell’utilizzo dell’infrastruttura o incremento di traffico e quindi anche di inquinamento acustico o atmosferico.
A sottoscrivere quel documento furono: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Trasporti, Provincia di Milano, Agenzia del Demanio, Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Milano, Consorzio Parco Nord Milano.
“Il Parco Nord risponde ai bisogni dei cittadini e alle esigenze di biodiversità. – ha aggiunto Marzio Marzorati, Presidente del Parco Nord Milano – L’anno scorso è stato frequentato da 3 milioni di visitatori. La natura ha assunto un ruolo pubblico. Se Bresso dovesse diventare uno scalo commerciale ci sarebbero conseguenze sulla fruizione del parco e anche sull’ambito residenziale”.
“Non esiste nessuna richiesta né progetto che preveda di aprire l’aeroporto di Bresso al traffico commerciale. Le notizie che sono state diffuse nelle scorse settimane sono infondate. Quello che esiste è uno studio realizzato dalla Fondazione PWC Italia che ha esaminato le potenzialità di questa area per lo sviluppo di vari servizi sul territorio, come per esempio il trasporto sanitario di farmaci di nuova generazione con droni a propulsione elettrica e a idrogeno e il trasporto di organi e materiale biologico. Servizi per i quali sono in essere collaborazioni con aeroporti già operativi su questo fronte e con ospedali che sarebbero interessati a fruire di questi servizi”.
Così si è difeso l’Amministratore Unico di Enac Servizi Srl Marco Trombetti che però ha firmato con Enac un contratto di programma dal 2025 al 2027 che prevede che dal 1° febbraio 2026 l’aeroporto di Bresso sarà affidato in gestione totale alla sua società la cui missione principale è quella di sviluppare la Regional Air Mobility (RAM), una rete nazionale di scali di aviazione generale come quello di Bresso. Qui un passaggio del documento:
𝐋’𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (dei finanziamenti a Enac Servizi Srl) 𝐞̀ 𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐚 […] 𝐚 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐢𝐦𝐩𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐀𝐢𝐫 𝐌𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲, 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐞𝐫𝐨𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐭. 𝟒, 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐚𝐝 𝐄𝐍𝐀𝐂 𝐮𝐧 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐞.
Questo progetto aprirebbe gli aeroporti demaniali statali territoriali a voli commerciali nell’ambito della mobilità aerea territoriale tramite l’utilizzo di velivoli di massimo 19 passeggeri con un raggio d’azione che varia dai 300 a 600 chilometri.










