Il contributo della RETE INTERNAZIONALE “COSTITUZIONE DELLA TERRA” alla COP30 / Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici iniziata oggi – 11 novembre 2025 – a Belém.
Verso una governance mondiale per la sopravvivenza comune
Il vertice dei leader ha indicato le priorità del negoziato: accelerare la transizione energetica, proteggere le foreste tropicali e incrementare i finanziamenti per la lotta ai cambiamenti climatici.
Nel discorso di apertura, il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha riconosciuto la complessità dell’evento, che è in svolgimento in un contesto di difficoltà organizzative e di sfide globali senza precedenti: “Organizzare la COP qui è una sfida grande quanto quella di porre fine all’inquinamento del pianeta. Abbiamo deciso di accettare la sfida per dimostrare che non c’è nulla di impossibile per l’uomo.”
Il presidente Lula ha sottolineato che “il clima non è una minaccia futura ma una tragedia presente” ed, evidenziata l’urgenza di una risposta politica e multilaterale, ha proposto la creazione di un Consiglio per il Clima collegato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per rafforzare la governance globale in materia ambientale.
Pur non presente fisicamente a Belém, Costituente Terra è parte attiva di questa grande Conferenza.
L’associazione, ispirata e guidata dal giurista Luigi Ferrajoli, considera la crisi climatica come la prima delle 5 grandi emergenze globali che nessuno Stato, da solo, può affrontare:
- la crisi climatico-ambientale
- le guerre e la proliferazione delle armi
- l’aumento delle disuguaglianze, della povertà e delle malattie non curate
- lo sfruttamento del lavoro e le nuove forme di tecno-feudalesimo generate da una transizione digitale iniqua
- il dramma delle migrazioni forzate e delle discriminazioni razziste.
In questo contesto, Costituente Terra propone come strumento politico e giuridico la Costituzione della Terra, un testo di 100 articoli elaborato da Ferrajoli, oggi in discussione in America Latina ed Europa.
Attribuire al costituzionalismo una dimensione ed efficacia globale è la sola riforma capace di dare effettività ai principi e agli impegni già presenti nelle Carte e nei Trattati delle Nazioni Unite.
Durante il tour sudamericano dello scorso settembre, il presidente di Costituente Terra ha presentato il progetto alle istituzioni accademiche, giurisdizionali e politiche di numerosi Paesi, tra cui il Congresso della Corte Costituzionale colombiana, aperto ai presidenti delle Corti Costituzionali della macro-regione sudamericana, l’Alta Corte argentina, il governo dell’Honduras e i presidenti di Brasile, Uruguay e Colombia.
In vista della COP30, ai capi di Stato della CELAC ha indirizzato Costituente Terra un messaggio del proprio presidente, Luigi Ferrajoli, in cui si ribadisce la necessità di un ‘salto di civiltà’ e di una governance planetaria vincolante:
Costituente Terra alla COP30
La catastrofe ecologica che incombe sul nostro pianeta richiede una risposta globale che può consistere soltanto nell’espansione, oltre gli Stati nazionali, dei limiti e dei vincoli costituzionali da imporre ai poteri selvaggi dei mercati e degli Stati sovrani.
La transizione ecologica non è mai realmente iniziata: ogni anno l’umanità immette nell’atmosfera più anidride carbonica dell’anno precedente. Se non ci sarà un risveglio della ragione, il riscaldamento climatico renderà inabitabile la Terra entro uno o due secoli, condannando l’umanità all’estinzione.
Solo una riforma della Carta delle Nazioni Unite – la sua trasformazione in una Costituzione della Terra, sopraordinata a tutte le altre fonti – può salvare l’umanità, attraverso garanzie concrete: il disarmo globale, la creazione di un demanio planetario che sottragga i beni vitali alla mercificazione, il divieto delle energie fossili e l’istituzione di organismi globali di garanzia della salute, dell’istruzione e della sussistenza per tutti gli esseri umani.
Costituente Terra auspica che la COP 30 di Belém possa segnare una svolta storica: l’avvio di un percorso verso un ordine giuridico planetario capace di assicurare la salvezza del Pianeta e dell’Umanità.
“È tempo – come affermato dal presidente Lula – di infliggere una nuova sconfitta ai negazionisti” e, aggiunge Costituente Terra, di rendere efficaci, le istituzioni per un governo multilaterale della Terra.










