In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, l’Unione Buddhista Italiana si stringe accanto a tutte le vittime di violenza. La cultura del rispetto, della parità e della non violenza rappresenta un pilastro essenziale della nostra identità e del nostro contributo alla società.
Nella consapevolezza che tutto è interdipendente, Unione Buddhista Italiana è impegnata in un percorso che guarda anche alle cause, non solo agli effetti: la violenza contro le donne ha natura sistemica, con radici culturali profonde, diseguaglianze strutturali, narrazioni distorte, criticità istituzionali e carenze educative.
È a partire da queste premesse che intendiamo rafforzare il nostro contributo, sostenendo progetti educativi orientati a sviluppare e potenziare competenze legate all’intelligenza emotiva, sociale ed etica. In quanto praticanti del Dharma, sappiamo che la trasformazione autentica richiede consapevolezza, perseveranza e responsabilità condivisa. Per questo il nostro impegno sarà, ancor più che in passato, al fianco delle organizzazioni impegnate nella prevenzione e dei centri antiviolenza.
Promuoveremo spazi di riflessione dedicati alla violenza di genere, alla parità e alla responsabilità sociale.
Perché la violenza di genere riguarda ciascuno di noi.
Oggi camminiamo insieme in questa direzione, con la determinazione di contribuire a una società in cui ogni donna possa essere libera, sicura e pienamente sé stessa.
Unione Buddhista Italiana
In foto: Tārā, bodhisattva femminile del buddhismo tibetano. Simbolo di compassione e liberazione, anche definita “Madre di tutti i Buddha”, è fonte di ispirazione per la pratica spirituale e la protezione.










