Contro la politica del riarmo e l’economia di guerra i sindacati combattivi hanno indetto lo sciopero generale di tutte le categorie per venerdì 28 novembre.
In un momento così grave, pieno di pericoli concreti, con i presagi di un incendio globale generalizzato, occorre mettere da parte identità e perimetri, convergere per permettere a tutte le lavoratrici e i lavoratori, le precarie e i precari, le studentesse e gli studenti, le soggettività che non accettano passivamente questo presente di miseria, di scioperare con parole d’ordine e pratiche radicali, esercitando concretamente quel blocco che diventa rifiuto e costruzione di una reale alternativa, inceppando la macchina economica che sostiene la guerra, lo sfruttamento, il Genocidio.
In questa fase è fondamentale evitare la frammentazione sociale e sindacale, così come le derive identitarie, e lavorare insieme per costruire uno spazio di convergenza ampio e solidale, capace ancora una volta di riempire le piazze di tutto il Paese in un unico sciopero generale contro la “finanziaria di guerra”.
Settembre e ottobre hanno visto una marea umana composta da centinaia di migliaia di lavoratori, uomini e donne di ogni età, studenti, immigrati invadere le strade per giorni contro le politiche di guerra e per fermare il genocidio del popolo palestinese.
La marea umana è cresciuta esponenzialmente ed ha riempito di senso la parola “sciopero”, bloccando città, occupando infrastrutture logistiche, animando uno spazio pubblico di convergenza mai visto prima: unitario, plurale e radicale. Il 3 ottobre è stato attuato veramente lo sciopero generale e sociale a tutti gli effetti.
In questo solco i sindacati combattivi stanno chiamando ad una nuova mobilitazione nazionale contro la politica finanziari del Governo Meloni, indicendo lo sciopero generale di tutte le categorie dei settori pubblici e privati per venerdì 28 novembre, ed è auspicabile che in questa data converga la CGIL con lo sciopero preannunciato da Landini dal palco della grande manifestazione di sabato 25 ottobre a Roma, creando così le condizioni di un nuovo vero sciopero generale sociale.
Il contrasto alla manovra finanziaria si articola su precise rivendicazioni sindacali e politiche, che vanno dal taglio drastico delle spese militari ai massicci investimenti nei settori pubblici di Sanità, Scuola, Università, Trasporti, Servizi di assistenza; per la stabilizzazione di tutti i precari/e e dei lavoratori/trici in appalto della Pubblica Amministrazione; per il rinnovo dei contratti pubblici e privati con aumenti salariali adeguati per recuperare almeno l’inflazione reale; per il pieno adeguamento delle pensioni alla inflazione reale e l’abolizione della legge Fornero; verso la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e l’introduzione per legge del salario minimo; per la libertà di movimento e i diritti di cittadinanza; per la rottura dei legami economici e del sostegno militare allo Stato di Israele, in solidarietà con la lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese.
Le richieste sindacali sono affiancate ad un netto contrasto: alle politiche economiche e fiscali contenute nella legge di bilancio; all’economia di guerra e allo spostamento di risorse dalle spese sociali agli armamenti; contro la privatizzazione delle aziende energetiche, delle poste, delle telecomunicazioni, del trasporto pubblico, dei servizi di igiene ambientale, della sanità, dell’istruzione e per la ripubblicizzazione di quelle già privatizzate; contro la politica degli appalti e subappalti che precarizza il lavoro e regala profitti alle imprese private; contro la violenza di genere in tutte le sue forme e contro ogni divario salariale di genere; contro il D.D.L. (Sicurezza) n. 1660 che criminalizza il conflitto sociale; contro l’Autonomia differenziata che acuisce le differenze sociali tra i territori e tra i cittadini delle diverse regioni.
Nella giornata del 28 novembre i sindacati combattivi organizzeranno manifestazioni territoriali, a livello provinciale e regionale.
Renato Franzitta, esecutivo nazionale Confederazione Cobas










