Riceviamo e volentieri diffondiamo

Gocce di pace di Pino Scorciapino e Silvio Rotondo sarà presentato da Giuseppe Rizzuto e Franco Nicastro al Circolo della stampa di Palermo il 9 ottobre alle 18, nel salone Orlando Scarlata di via Crispi 286.

Un libro più che mai attuale quello firmato da Pino Scorciapino che dialogherà in questo appuntamento con Giuseppe Rizzuto, segretario regionale di Assostampa Sicilia, e con il giornalista Franco Nicastro. Un manualetto pratico per aiutarci ad essere costruttori di pace, scritto a quattro mani da Scorciapino con don Silvio Rotondo in cui echeggia una domanda “Cosa fare – disarmati, niente siamo, nulla contiamo – per difendere la pace?”

Il mondo sembra precipitare nel bellicismo. Il riarmo (2.443 miliardi di dollari nel 2024) acuisce l’insicurezza, sottrae immense risorse allo sviluppo. Chi è lontano dalla geopolitica, ora la segue con apprensione, consapevole di incidere zero. Il libro con le sue due visioni – laica di Scorciapino, religiosa di Rotondo – propone invece un protagonismo per ognuno. Non solo manifestare. Osiamo: usciamo dal contesto locale, facciamoci sentire in ambiti decisionali anche lontani. Indirizzandoci a destinatari impensabili: cancellerie, ambasciate, consessi internazionali, università, scienziati, produttori di armi. “Gocce di pace” è un progetto e un metodo. Se tutti, da 8 a 100 anni, possiamo diventare attivisti, proponenti di “Gocce di pace”, non siamo solo bersagli senza voce della guerra ineluttabile.

Prossimo appuntamento con il Circolo della stampa in via Crispi, n. 286, il 16 ottobre alle 18 con Marco Brando ed il suo Medi@evo. L’età di mezzo nei media italiani. A dialogare con l’autore, Roberto Leone, vicesegretario vicario di Assostampa Sicilia, e Pietro Corrao, già ordinario di Storia medioevale dell’università di Palermo.

Tutte le iniziative del Circolo della stampa si svolgono con l’Associazione Donne del vino che prosegue la sua collaborazione con l’Associazione siciliana della stampa, dando la possibilità di offrire un calice di vino sia durante che alla fine degli incontri, rendendo il clima conviviale più aperto alla discussione tra gli autori e i partecipanti.