Rispondendo all’appello lanciato dalla Global Sumud Flotilla, anche a Roma in tarda serata si sono concentrate migliaia e migliaia di persone, prima nella piazza antistante la Stazione Termini, ribattezzata per l’occasione Piazza Gaza, dove da giorni c’è un presidio permanente e dove venivano proiettate su un grande schermo le immagini provenienti dalle imbarcazioni della Flotilla.

Successivamente le persone si sono spostate in un corteo improvvisato fino a Piazza Barberini, dove via via sono ulteriormente cresciute di numero al punto da costringere le forze dell’ordine a permettere ad un corteo di oltre diecimila persone, in buona parte giovani delle scuole superiori di Roma e studenti universitari, ma anche gente di ogni età, di avvicinarsi ulteriormente ai palazzi delle istituzioni, fino a lambire Palazzo Chigi nell’adiacente Piazza San Silvestro.


Evitando ogni contatto con le forze dell’ordine, schierate in tenuta anti sommossa, il grande e fitto corteo ha sfilato per le vie del centro fino ad arrivare a Piazza della Repubblica.
Qui una parte è ritornata al presidio di “Piazza Gaza”, mentre un altro nutrito gruppo, formato soprattutto da instancabili studenti ha scelto di continuare, improvvisando un’ulteriore prosecuzione del corteo divenuto a questo punto, superata la mezzanotte, notturno. Infine moltissime persone, a mio parere infastidite o disorientate da questa divisione finale, decidevano di fermarsi esattamente dove i due tronconi del corteo si erano divisi e pertanto continuavano a presidiare ben oltre la mezzanotte Piazza della Repubblica.
Lo slogan che ha accomunato per ore tutti i partecipanti alla manifestazione è stato “Roma lo sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare.”
Slogan inteso non come il trionfo di un popolo oppresso ai danni di un altro popolo, ma come la fine delle politiche genocidarie, di pulizia etnica, repressione, apartheid e umiliazione dei palestinesi e a favore della creazione di uno Stato laico, democratico e plurinazionale, contro il suprematismo sionista e più in generale contro ogni razzismo.










