Una marea di pacifisti fa pulsare la vita e quei toni sto-nati dall’odio, che erano stati cacciati via dalla porta centrale, rientrano dalle finestre spalancate dai regimi dispotici e assassini, che ri-versano ancora i loro rifiuti tossici nelle comunità… bucate dal neo fascismo.
Una marea di pacifisti fa pulsare la vita e la ministra melmosa si getta a capofitto nelle azioni sbandate di pochi violenti e nel silenzio complice di una strage infinita, che usa la pena biblica del taglione contro nemici vicini e lontani, da confinare nelle paure forzate e nei lavori neri e usurati.
Una marea di pacifisti fa pulsare la vita e la destra estrema si tuffa e rituffa tra la misera gente, passiva e colposa, dove pesca brigatisti rossi morti e sepolti e si genuflette con devozione e riverenza allo sceriffo, grillo cantatore che si gonfia e non sa che scoppierà tra fischi e fiaschi.
Una marea di pacifisti fa pulsare la vita e nei di-battiti senza cuore c’è ancora chi recita parole salottiere con il miele sulle labbra e cerca il milione fatale, calcolato dai becchini che sanno misurare i morti e i feriti da inserire nell’albo d’oro dei genocidi.










