Le immagini si somigliano. I luoghi sono pure gli stessi. Via Re Ruggero, via Imera, vicolo Bernava…
Cosa mi irrita? Mi sento ripetere: In fondo niente di nuovo! Lo sappiamo tutti!

Ebbene è questo il punto, più che il malaffare che in fondo segue il proprio interesse (che sia legittimo si può discutere ma quello è), quello che dovrebbe essere intollerabile è il non saperne nulla. Anzi un “non ne voglio proprio sapere” che è la pulsione, il drive di un godimento osceno.
Il di più è proprio il discorsetto che accompagna la scena, la sceneggiatura ormai consolidata di quel “me ne fotto”. Quella che continua a ripetere che ci sono responsabilità che risalgono alla notte dei tempi ed è un problema culturale che pare una tara genetica.

Questo meridionalismo antico è un alibi, una posa per l’autoassoluzione del pappagallo di turno. Dietro ogni immagine di una via allagata ci sta invece una storia con date e nomi, un cantiere con delibere e contenziosi, omissis e sprechi che una stampa libera o una cittadinanza democratica dovrebbe denunciare caso per caso.

E invece stanno sempre a tagliare un nuovo nastro e spacciare errori o mazzette per rigenerazioni o transizioni, un acquazzone estivo per un nubifragio, una fontana a trapezio per bonifica di una costa.
La tanto temuta A.I. in questo caso è la più onesta a ricordare senza retorica e con lucida precisione.

Le chiedo dei luoghi di queste immagini.
AI Overview: “Attualmente non risultano cantieri attivi e specificamente indicati in via Imera, ma nel marzo 2022 erano in corso i lavori per la fermata Imera/Giustizia del Passante Ferroviario e a settembre 2022 erano iniziate le operazioni per il collettore sud orientale che interessavano anche quest’area. Per informazioni aggiornate, si consiglia di consultare il sito di Mobilità Palermo o contattare il Comune di Palermo. ”

Fatto, non c’ è niente. Riprovo a chiedere questa volta di vicolo Bernava.

AI Overview: “I lavori a vicolo Bernava per il passante ferroviario di Palermo sono stati a lungo bloccati da imprevisti geologici, in particolare da una falda acquifera difficile da arginare, che hanno causato problemi ai residenti e ritardi nel completamento della galleria. A fine marzo 2025, si era trovata una nuova soluzione tecnica per realizzare la galleria in profondità e isolarla, ma i lavori sono stati nuovamente fermati a dicembre 2024 e all’inizio del 2025 a causa del ritorno dell’acqua. Sebbene a settembre 2025 sembrasse che si fosse trovata una soluzione definitiva per una ripresa dei lavori, il cantiere rimane un punto critico della linea.”

Qui persino A.I. pare confusa con le date, quelle della soluzione tecnica trovata e perduta…