In risposta agli scontri armati di ieri a Tripoli tra varie milizie, che hanno portato alla resa di molti membri della famigerata Stability Support Authority (SSA) e all’uccisione del suo leader, Abdel Ghani al-Kikli, noto come “Gheniwa”, nonché alle successive decisioni del Governo di Unità Nazionale (GNU) oggi, tra cui la nomina di un nuovo capo della famigerata Agenzia per la Sicurezza Interna (ISA) con sede a Tripoli e lo scioglimento della Direzione per la Lotta contro l’Immigrazione Illegale (DCIM), Mahmoud Shalaby, ricercatore per l’Egitto e la Libia di Amnesty International,  AI ha dichiarato:

“Per anni, l’SSA e l’ISA hanno terrorizzato la popolazione di Tripoli attraverso sparizioni forzate, torture e altri crimini ai sensi del diritto internazionale. I membri dell’SSA hanno sottoposto centinaia di migranti e rifugiati a torture, lavori forzati e stupri dopo averli intercettati in mare e riportati nei centri di detenzione sotto il comando dell’SSA.

“Ora, il GNU deve dare la priorità ai diritti delle vittime e rompere il ciclo di impunità. Deve garantire che tutti i membri di queste milizie, compresi i loro leader, sospettati di aver commesso crimini ai sensi del diritto internazionale e altre gravi violazioni dei diritti umani siano chiamati a rispondere. Il GNU deve immediatamente aprire indagini approfondite, indipendenti, imparziali e trasparenti sui crimini commessi da questi gruppi negli ultimi anni. Ma la responsabilità non deve trasformarsi in vendetta: i miliziani arrestati o che si arrendono devono essere trattati umanamente mentre sono in detenzione e protetti dal rischio di tortura o altri maltrattamenti.

La nomina odierna da parte del GNU di un nuovo capo dell’ISA deve porre fine alla feroce campagna di repressione dell’ISA contro le persone che esercitano pacificamente i propri diritti umani. Il GNU deve inoltre garantire che l’ex capo dell’ISA, Lotfi al-Harari, sia ritenuto responsabile di tutti i crimini di diritto internazionale presumibilmente commessi sotto il suo comando. In particolare, mentre era vice capo della Forza di Sicurezza Centrale di Abu Salim, un’altra milizia, è sospettato di essere coinvolto in crimini di diritto internazionale e altre gravi violazioni dei diritti umani dal 2011, tra cui detenzioni arbitrarie, torture e sparizioni forzate.

La decisione del GNU di sciogliere il DCIM e integrarne i membri nel Ministero dell’Interno deve includere un controllo individuale rigoroso e approfondito per garantire che i presunti autori di crimini documentati contro migranti e rifugiati, tra cui violenza sessuale, estorsione, lavoro forzato e condizioni di detenzione disumane nei centri del DCIM, siano ritenuti responsabili.

Amnesty International chiede inoltre al GNU di garantire l’immediato rilascio di tutti gli individui detenuti senza accusa o fondamento legale in luoghi di detenzione ufficiali o non ufficiali controllati dall’SSA e da tutte le altre milizie, inclusa l’ISA. Tutti coloro che sono detenuti arbitrariamente devono avere accesso a rimedi efficaci.

L’articolo originale può essere letto qui