Il risveglio esteriore è il risveglio dalla trance della propaganda e dell’indottrinamento, mentre quello interiore è il risveglio dalla trance dell’ego e dell’illusione.
Risvegliarsi esteriormente significa diventare pienamente consapevoli di ciò che sta realmente accadendo nel nostro mondo, al di là della propaganda e di ciò che ci è stato insegnato a scuola. Imparare a conoscere tutti i modi in cui siamo stati ingannati e manipolati, imparare la verità sulla guerra, il militarismo, l’imperialismo, il capitalismo, l’autoritarismo, l’ecocidio e tutti gli abusi e le ingiustizie interrelate causate dai sistemi e dalle strutture di potere in cui viviamo.
Risvegliarsi interiormente significa diventare pienamente consapevoli dei modi in cui ci siamo ingannati. Fare il lavoro interiore necessario per portare alla coscienza le illusioni e le disfunzioni che abbiamo dentro di noi e scoprire cosa c’è di vero nelle nostre credenze indiscusse riguardo agli elementi fondamentali della nostra esperienza come il sé, l’altro, il tempo e lo spazio.
Entrambi sono necessari se la nostra specie vuole sopravvivere nel futuro. Non saremo in grado di organizzare collettivamente il rovesciamento dei sistemi oppressivi che ci stanno portando verso l’estinzione e la distopia finché un numero sufficiente di noi non avrà una lucida comprensione di come funziona davvero il nostro mondo, e non saremo in grado di agire come individui per dare origine a un mondo sano se siamo ancora selvaggiamente disfunzionali ed egoisticamente incantati.
Sebbene entrambi i tipi di risveglio abbiano aree di sovrapposizione, è del tutto possibile essere molto svegli in uno e addormentati nell’altro. La maggior parte degli insegnanti di illuminazione ha trascorso la propria vita concentrandosi interamente sul risveglio interiore, ma se riuscite a farli parlare di politica e affari esteri scoprirete che tendono a essere ancora ampiamente indottrinati nella visione del mondo dalla CNN. Chiunque abbia trascorso del tempo in ambienti di sinistra e tra attivisti ha incontrato persone che hanno tutte le opinioni e le comprensioni corrette della politica e degli affari mondiali, ma con cui è estremamente difficile lavorare come individui perché sono afflitti da miseria e disfunzioni interiori.
Va bene avere periodi della vita in cui ci si concentra sul risveglio in un modo piuttosto che nell’altro, ma è importante lavorare su entrambi nel corso degli anni. Lavorando su una delle due cose si contribuisce a costruire le fondamenta per l’altra; una persona con molta consapevolezza interiore avrà più saggezza e discernimento per distinguere i fatti dalla finzione quando apprende ciò che è vero nel mondo, e una persona che sta imparando a conoscere gli abusi nel nostro mondo avrà molte opportunità di auto-riflessione e compassione contemplando il proprio ruolo nelle disfunzioni della nostra società e mettendosi nei panni di chi è meno fortunato.
Non è sempre stato necessario che gli esseri umani si risvegliassero in entrambe le direzioni. Quando i cittadini non avevano mezzi per organizzare o controllare la loro società e l’umanità era divisa dalla distanza e dalla lingua, i capi e i monarchi erano quelli con la conoscenza di ciò che accadeva, mentre i membri della cittadinanza lasciavano la società e andavano a diventare eremiti e monaci alla ricerca dell’illuminazione. Oggi, nel XXI secolo, siamo tutti sempre più interconnessi e dotati di informazioni in tutto il mondo, mentre gli ostacoli esistenziali che la nostra specie deve affrontare diventano sempre più urgenti. È quindi necessario espandere la nostra coscienza sia verso l’interno che verso l’esterno.
Non possiamo continuare a vivere così. Dobbiamo svegliarci. Dobbiamo diventare migliori. Non ce la faremo mai se non ci risvegliamo alla realtà delle nostre circostanze, sia come individui che come collettività.
L’autrice: Caitlin Johnstone è una giornalista indipendente di Melbourne, Australia, sostenuta dai lettori. I suoi scritti politici si trovano su www.caitlinjohnstone.com.
Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid.