Entro il 22 Febbraio 2025, tutti i cittadini possono far pervenire le proprie osservazioni alla provincia di Bergamo riguardo al progetto di inceneritore della Montello S.p.A..
Aiutaci a far pervenire migliaia di osservazioni con due semplici opzioni:
1. o cliccando dal tuo telefono questo link ( https://qr.me-qr.com/pnArKSo4 ) che aprirà il tuo programma di posta elettronica – salta pubblicità – e imposterà la mail già compilata per mandare le osservazioni, metti il tuo nome in fondo e INVIA
2. o usando questa lettera (sotto-riportata) per presentare le proprie osservazioni cercando di personalizzarla, scrivendo le vostre motivazioni e firmandola con nome e cognome. Di seguito il testo della lettera:
Alla Provincia di Bergamo
Alla cortese attenzione del Presidente e degli Organi Competenti
Oggetto: Dissenso alla realizzazione del termovalorizzatore a Montello
Egregi Signori,
con la presente intendo esprimere il mio fermo dissenso alla realizzazione del termovalorizzatore previsto a Montello, in considerazione delle gravi ripercussioni che tale impianto avrebbe sul territorio e sulla salute pubblica. Di seguito, elenco le principali motivazioni del mio dissenso:
1) Impatto sulla salute pubblica
È ormai ampiamente dimostrato da studi scientifici che gli inceneritori producono emissioni di sostanze altamente nocive, tra cui diossine, furani e metalli pesanti, che possono aumentare il rischio di patologie respiratorie, cardiovascolari e tumorali. La vicinanza dell’impianto ai centri abitati (ci sono abitazioni a soli 500 metri di distanza dalla Montello) rende ancora più preoccupante l’esposizione della popolazione a tali sostanze.
Ricordo i principali effetti negativi generati da un inceneritore:
Emissioni inquinanti:
Gas serra: Gli inceneritori rilasciano anidride carbonica (CO₂), contribuendo al cambiamento climatico. Anche se bruciano materiali già esistenti, aumentano le emissioni complessive di gas serra.
Sostanze tossiche: Le emissioni possono includere diossine, furani, metalli pesanti (come mercurio e cadmio), ossidi di azoto (NOₓ) e particolato fine (PM10, PM2.5), che sono dannosi per la salute umana e per l’ambiente.
Produzione di ceneri tossiche:
Gli inceneritori producono ceneri residue (sia leggere che pesanti), che possono contenere sostanze tossiche e necessitano di smaltimento sicuro in discariche speciali, aumentando il rischio di contaminazione del suolo e delle falde acquifere.
Impatto sulla salute pubblica
Malattie respiratorie: Le emissioni di particolato e gas tossici possono aggravare condizioni come asma, bronchiti e altre malattie respiratorie.
Effetti a lungo termine: L’esposizione cronica a diossine e metalli pesanti è associata a problemi come tumori, danni al sistema immunitario e disturbi endocrini.
2) Deterioramento della qualità dell’aria
L’area di Montello soffre già di una qualità dell’aria compromessa a causa delle emissioni industriali esistenti. L’Azienda Montello S.p.A., che opera in loco, non ha ancora risolto i problemi legati all’inquinamento odorigeno. Prima di valutare un nuovo impianto, sarebbe opportuno intervenire per risolvere i problemi ambientali già presenti e intensificare i controlli sulle emissioni.
3) Effetti collaterali nel medio periodo
Oltre agli impatti immediati, un termovalorizzatore può avere effetti collaterali nel medio periodo, tra cui l’accumulo di sostanze tossiche nel suolo e nelle falde acquifere, la riduzione della biodiversità locale e l’aumento della resistenza agli inquinanti nei microorganismi. Questi fattori possono compromettere la qualità dell’agricoltura, dell’acqua potabile e dell’ecosistema circostante, con ripercussioni negative per la salute umana e animale. Inoltre, è da considerare il fatto che la quantità di rifiuti in arrivo alla Montello aumenterà esponenzialmente e di conseguenza le emissioni nel medio-lungo periodo.
4) Svalutazione immobiliare
La realizzazione del termovalorizzatore avrà inevitabilmente un impatto negativo sul valore degli immobili della zona. La presenza di un inceneritore nelle vicinanze riduce sensibilmente l’attrattività residenziale e commerciale dell’area, generando un danno economico per i cittadini, per il quale non è stato previsto alcun indennizzo.
5) Compromissione del paesaggio e dell’ambiente
L’impianto impatterebbe negativamente sul contesto paesaggistico e ambientale, in un’area che ospita percorsi naturalistici, sportivi e culturali. Le amministrazioni locali e altri enti territoriali hanno investito risorse significative per valorizzare il patrimonio naturale della zona, sforzi che verrebbero vanificati dall’introduzione di un’infrastruttura così invasiva.
6) Assenza di benefici per la comunità locale
Il termovalorizzatore servirebbe unicamente alla produzione di energia per l’azienda Montello S.p.A., senza alcun beneficio diretto per la popolazione locale. In assenza di un effettivo miglioramento dei servizi pubblici o di ricadute economiche positive per il territorio, il progetto appare del tutto ingiustificato.
7) Sovrabbondanza di inceneritori in Lombardia
La Regione Lombardia dispone già di un numero sufficiente di impianti di termovalorizzazione, al punto che vengono importati rifiuti da altre aree per garantirne il funzionamento. Questo evidenzia l’inutilità di un ulteriore inceneritore e contraddice il principio di una gestione sostenibile dei rifiuti, che dovrebbe puntare su riduzione, riuso e riciclo piuttosto che su nuove strutture di combustione.
8) Dissenso delle amministrazioni locali
Ben 41 sindaci del territorio hanno manifestato la loro contrarietà e preoccupazione per il progetto. Il loro parere dovrebbe essere tenuto in massima considerazione, in quanto rappresentano direttamente le comunità locali coinvolte.
9) Forte opposizione popolare
La cittadinanza ha raccolto oltre migliaia di firme per manifestare la propria opposizione al progetto. Questo dimostra chiaramente che la popolazione non accetta la realizzazione di un impianto che comporterebbe danni ambientali e sanitari senza alcun beneficio concreto per il territorio.
10) Soluzioni Alternative all’Inceneritore che potrebbero essere implementate:
• Economia circolare e riduzione dei rifiuti: la strategia più efficace è ridurre la quantità di rifiuti da incenerire attraverso il riciclo, il compostaggio e il riuso.
• Impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB): separano e trattano i rifiuti senza combustione, riducendo l’impatto ambientale.
• Digestione anaerobica: per la frazione organica, producendo biogas senza emissioni tossiche.
• Incentivi per il riciclo avanzato: investire in tecnologie per il recupero dei materiali anziché bruciarli.
L’Unione Europea sta adottando misure che potrebbero influenzare l’uso futuro di questi impianti. Ad esempio, il Regolamento europeo sulla tassonomia ha escluso l’incenerimento dalle attività economiche considerate ecosostenibili, riconoscendo il danno ambientale causato dagli inceneritori. (https://www.ecoseven.net/ambiente/europa-gli-inceneritori-non-sono-sostenibili/)
Organizzazioni come Zero Waste Europe stanno inoltre promuovendo una moratoria a livello europeo sugli inceneritori, evidenziando una sovraccapacità impiantistica e sottolineando la necessità di rivedere la gerarchia dei rifiuti dell’UE, declassando l’incenerimento all’ultimo gradino insieme alle discariche.
Alla luce di queste considerazioni, Vi chiedo di riconsiderare la realizzazione del termovalorizzatore a Montello, valutando alternative più sostenibili e rispettose della salute pubblica e dell’ambiente. Confido in un’attenta riflessione da parte della Provincia di Bergamo e resto in attesa di un riscontro.
La lettera si può inviare attraverso:
• Posta Elettronica Certificata (PEC): protocollo@pec.provincia.bergamo.it
• Posta Elettronica Ordinaria: segreteria.energia@provincia.bergamo.it
Sì possono inviare osservazioni sia come privati cittadini sia come associazioni.
Facciamo capire che noi cittadini NON CI STIAMO, che non vogliamo quest’opera.
Attivate il passaparola condividendo!
Comitato Aria Pulita Tomenone contro l’Inceneritore della Montello SPA










