Il nazifascismo è un male in se stesso, ma non è un male nato dal nulla, o da qualche isolata mente perversa come si vorrebbe far credere.

Si preferisce far passare l’idea che Mussolini e Hitler fossero solo due pazzi per non dover vedere che il fascismo e il nazismo sono stati accuratamente pianificati, coltivati, appoggiati e finanziati, e non per motivi ideologici ma fondamentalmente economici. Basti pensare che le banche statunitensi furono tra i maggiori finanziatori del Terzo Reich.

Le imprese criminali di Mussolini e Hitler sono state possibili soltanto grazie all’appoggio assiduo e massiccio delle grandi banche internazionali e dell’industria degli armamenti che da loro ha ricavato profitti inimmaginabili e vantaggi che durano ancora oggi. Banche e le industrie che appartengono ai paesi che formalmente li avrebbero dovuti combattere. Forse non è molto conveniente ricordare che Il mostro del nazismo è stato pompato per essere scagliato come un’arma contro l’Unione Sovietica, che in effetti ha pagato la seconda guerra mondiale con oltre venticinque milioni di morti.

Senza i milioni di dollari delle banche occidentali Hitler sarebbe ricordato soltanto come un fanfarone qualsiasi che dava spettacolo in qualche bar tedesco.

Le banche e le industrie che hanno sponsorizzato il nazifascismo e spianato la strada alla seconda guerra mondiale sono le stesse che oggi stanno svuotando i bilanci pubblici, distruggendo gli ospedali e le scuole per convincerci ad acquistare armi e preparare i milioni di morti della prossima terza guerra mondiale.

I nostri governanti, che oggi si riempiono la bocca parlando degli orrori del nazifascismo di ieri, si inginocchiano vergognosamente e servilmente di fronte a quello di oggi, sacrificando il futuro dei loro fratelli per avere il permesso di mangiare le briciole dalla tavola del padrone.

Non ci vuole molto coraggio per condannare i fascismi che non ci sono più, mentre si appoggiano con entusiasmo quelli presenti.

Non costa nulla mostrare commozione per i genocidi del passato, mentre ci si volta dall’altra parte per far finta di non vedere quelli che accadono davanti ai nostri occhi. È indegno riempirsi gli occhi di lacrime finte per le guerre già finite mentre si prepara con il sorriso quelle che verranno.

Oggi si onora la memoria delle persone che si sono battute contro il nazifascismo e lo hanno fatto nella realtà del loro presente e non degli opportunisti che lo hanno tollerato per paura o per convenienza.

Oggi si è antifascisti o non si è.