Domani, martedì 16 gennaio, Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace, parlerà in Senato davanti alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre.

Vaccari illustrerà ai membri della Commissione Rondine, la sua storia e il suo Metodo.

Dalla creazione del ‘nemico’, in tutti gli ambiti umani, alla risoluzione creativa dei conflitti, siano essi armati e no, dalla capacità dei giovani di rigenerare l’umano, soprattutto là dove ferito a morte dalla guerra, alla loro forza di credere in un mondo nuovo.

Il focus di Rondine che da oltre venticinque anni ospita studenti ‘nemici’ provenienti da Paesi in conflitto nel suo Studentato Internazionale – World House.

Il Metodo Rondine, certificato sia a livello accademico che internazionale, con la traduzione in inglese dell’omonimo libro, Metodo riconosciuto a livello ministeriale grazie al protocollo firmato con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, trova nelle sezioni Rondine in venticinque scuole italiane e nel Quarto Anno la sua migliore declinazione.

«C’è una via, dice papa Francesco, percorribile da tutti noi, iniziando da oggi, e che non inganna perché, praticata, porta frutti sicuri e duraturi: la via dell’educazione – sottolinea Franco Vaccari –. Di più: è l’unica via che autentica il nostro pensiero e lo piega all’onestà.
Solo se agiamo sul terreno dell’educazione le parole che pronunciamo possono avere il valore che viene dalla coerenza. E questo vale per tutti: ambasciatori, politici, cittadini e cittadine. È semplice e disarmante, come lo deve essere ogni discorso sull’educazione. La pace è un bene comune che riguarda ciascuno e ciascuna».

In un momento in cui il mondo è sconquassato dalle guerre, vecchie e nuove, in cui l’antisemitismo, il razzismo, la violenza e l’odio, che sembravano debellati, rivendicano un antistorico diritto di cittadinanza, Rondine si presenta come un forte antidoto, un ‘vaccino’, per queste semplicistiche declinazioni del disumano, reclamando una storia e un Metodo che hanno fatto e stanno facendo scuola, in Italia e nel mondo, per la risoluzione creativa dei conflitti.

«L’odio non si trova per strada, né si produce all’improvviso – ribadisce Vaccari –, ma ha una lenta incubazione che avviene sempre e soltanto nelle relazioni che misconoscono o sottovalutano i conflitti lasciandoli degenerare».

Partendo da lì Rondine propone la via della pace: la cura delle relazioni tra persone, tra esseri umani, seguendo percorsi irti di ostacoli ma capaci, alla fine, di portare a mete inattese e straordinarie.

E se le relazioni sono l’unità di misura della pace, Rondine è la grandezza misurabile di cui abbiamo bisogno.