Decine di Barbie hanno costruito una ciclabile in Corso Brescia, a Torino. Si tratta di un’azione simbolica di Fridays for Future e Extinction Rebellion, per denunciare le politiche climatiche del governo nazionale e regionale. “Proprio nel giorno dello sciopero globale per il clima, torniamo in strada per invitare tutta la cittadinanza a scioperare e scendere in piazza il 6 ottobre a Torino e in tutta Italia” dichiarano alcune attiviste.

 È il giorno dello sciopero globale per il clima: a Torino, su Corso Brescia è comparsa una nuova pista ciclabile bianca e fucsia. Si tratta di una pista un po’ speciale, tracciata da un gruppo di attiviste di Fridays for Future ed Extinction Rebellion vestite ironicamente da Barbie.

Come Barbie lascia Barbieland per prendere in mano la propria vita, i cittadini sono costretti ad agire in prima persona per sopperire alle colpevoli mancanze delle istituzioni. È questo il messaggio portato in piazza oggi. L’azione ha infatti l’obiettivo di lanciare simbolicamente un messaggio al governo regionale e nazionale: “In una situazione di crisi sistemica come quella in cui siamo” riporta Matilde, un’attivista di Extinction Rebellion “la priorità di chi governa dovrebbe essere informare i cittadini sui rischi, sulle reali cause e sulle possibili soluzioni. E attraverso forme di democrazia partecipata, coinvolgerli nell’ideazione delle soluzioni. Perché ogni decisione politica che verrà presa avrà un impatto drastico sulla vita di ognuno di noi“.

Sta infatti terminando un’estate che ha messo di fronte agli occhi di tutti la furia del clima che cambia. Ondate di calore, il luglio più caldo di sempre, incendi e piogge torrenziali che hanno causato morti e danni in tutta Italia, dalla Sicilia alla Lombardia. “Nonostante questo, il governo sta apertamente sottovalutando sia gli effetti che le origini della crisi, rallentando in questo modo il processo di transizione ecologica” commenta Marta, un’attivista di Fridays For Future. “Manca inoltre una visione complessiva per assicurare che ogni segmento della popolazione sia adeguatamente preparato ad affrontare le inevitabili decisioni che dovranno essere prese.”

Il riferimento è alla querelle sullo stop agli Euro5 in Piemonte, che avrebbe dovuto partire proprio oggi, in tutto il Piemonte, che “è un esempio di questa confusione e mancanza di strategia”. Il blocco, deciso dalla Regione Piemonte nel 2021 a seguito della condanna da parte della Corte europea all’Italia per violazione della direttiva sulla qualità dell’aria, non è stato accompagnato da politiche sulla mobilità sufficienti ad attutirne l’impatto. Annunciato pubblicamente solamente in agosto, ha giustamente allarmato i cittadini e le aziende che ne sarebbero stati colpiti, e costretto il Governo ad intervenire, rimandando tutto al 2024.

Ma l’obiettivo della giornata di oggi è anche lanciare un appello a tutti i cittadini torinesi. Su un grande striscione fucsia si legge infatti: “Pensi mai alla crisi climatica?”. Il riferimento è chiaramente all’interrogativo che da il via alle avventure della bambola più famosa del mondo (“Ragazze, ma voi pensate mai alla morte?”). “È un appello a tutti i cittadini preoccupati per gli effetti della crisi climatica e per l’immobilismo della politica” aggiunge Marta (Fridays For Future). “Venerdì 6 ottobre, in ogni città italiana, Fridays for Future lancia uno sciopero climatico per fare pressione su chi governa e continua a girarsi dall’altra parte. Scioperiamo insieme”.

Extinction Rebellion e Fridays for Future

Fonti