Domenica scorsa, 2 luglio 2023, si e’ tenuta la cerimonia annuale della Pace alla Pagoda europea di Comiso dei monaci e delle monache dell’ordine buddista giapponese Nipponzan Myohoji.

Il tempio e la pagoda sono un complesso monumentale unico in Italia ed uno dei quattro eretti in Europa.
Fu costruito nel 1998 dal Reverendo Gyosho Morishita, arrivato in Italia nei primi anni ’80 per sostenere le proteste nonviolente contro la base Nato di Comiso.

Oggi questo luogo è meta di molti pellegrini, buddisti e non, provenienti da tutto il mondo. Alla cerimonia erano presenti rappresentanti delle istituzioni locali, rappresentanti di altri ordini religiosi (tra i quali un sacerdote cattolico), e tante persone provenienti dai comuni limitrofi, ma anche da tutt’Italia e dall’estero.

I monaci e le monache, insieme ai volontari, hanno lavorato assiduamente per settimane affinché questo giorno potesse essere sentito nella sua essenza più profonda.

Morishita Dojo ha commosso tutti con il suo discorso ispirato all’editto di Ashoka sull’abbandono di tutte le armi. Ashoka fu un re dell’antica India che, in seguito alla sua conversione al buddismo, abbandonò la politica di “conquista in tutte le direzioni” a favore della vittoria del Dharma (Dharma Vijaya) – regola della nonviolenza. Nel corso dell’evento è stato dato spazio a ciascuno per poter intervenire anche con preghiere collettive.

Sono stati recitati versi in sanscrito, in tibetano, in giapponese ed, insieme al sacerdote, si è detto il Padre Nostro.
Per concludere, sono stati distribuiti i doni e le offerte posti sull’ altare: fiori, frutta e leccornie e mangiato insieme le deliziose pietanze preparate per l’occasione.

Lo scopo unico della Pagoda è quello di costruire la pace nel mondo attraverso la preghiera ed il lavoro.
Per tutte le questioni pratiche e burocratiche, invece, i monaci si affidano al buon cuore ed al buon senso degli uomini e delle donne di pace che conoscono e che frequentano il tempio.

A tal fine è stato istituito il Comitato per la Pagoda della Pace* che si sta impegnando per la risoluzione di problematiche legate alla legittimità giuridica del monumento, per la salvaguardia dei diritti alla persona del monaco Morishita e per consentire l’accesso libero ai visitatori, attraverso la costruzione di una strada indipendente e per l’acquisto del terreno sul quale sorge questo luogo di preghiera.
La sensazione di unione con l’eterno e’ condivisa da tutti coloro che visitano quel luogo “posto sotto il cielo aperto ed accessibile al più povero dei poveri” (Mahatma Gandhi).

Anna Luisa Leonardi, Alessandra L’Abate, (Firenze) Angela Ricciardi (Napoli)
comitatopagodapace@gmail.com

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